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Il settore del benessere non conosce crisi

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Per quanto gli italiani stiano vivendo in questi mesi la fase pi๠acuta della crisi globale, ci sono settori di prodotti tutto sommato voluttuari che tuttavia non sembrano scontare pi๠di tanto le difficoltà  del momento.

àˆ il caso del cosiddetto “wellness”, l’insieme di tutti i trattamenti di cura della persona e del suo benessere fisico. Un settore quanto mai promettente e da molti anni in espansione, se èvero – come segnalano le statistiche – che riesce da solo a muovere circa 5,5 miliardi di euro all’anno: di questi, quasi la metà  (2,2 miliardi) sono spesi fra fitness e piscina, mentre la parte restante si suddivide fra cura del corpo e del viso, integratori alimentari e articoli sportivi.


Si calcola che siano circa otto milioni i cittadini interessati da questo fenomeno, e un sondaggio condotto recentemente rivela che solo una ridotta minoranza di essi medita di tagliare in parte queste spese (12%) a causa delle difficoltà  economiche; l’ambito pi๠penalizzato pare essere la piscina, passione molto diffusa ma anche piuttosto cara.


La spesa media degli appassionati di wellness oscilla attualmente attorno alla bella cifra di circa settecento euro all’anno, a dimostrazione del buono stato di salute del settore.

Se tuttavia i ricavi delle imprese già  consolidate in questo ambito dei servizi non sembrano soffrire pi๠di tanto la crisi, problemi pi๠seri sembrano invece riguardare le piccole realtà  o le nuove iniziative, a causa delle loro difficoltà  di accedere al credito in conseguenza della nota stretta operata dalle banche in questi tempi di grave sfiducia verso i debitori.