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Camera, no al taglio dell’Iva sugli assorbenti 

No al taglio dell’Iva sugli assorbenti: arriva il no da parte della Camera che esclude  decisamente la riduzione dell’Iva dal 22, al 10 o al 5% per una serie di prodotti igienici femminili. 

Il motivo? Il taglio sarebbe fin troppo costoso e non ci sono le coperture necessarie  che sarebbero pari a 300 milioni di euro. 

legge di bilancio

Sia il Governo sia la maggioranza hanno respinto con questa motivazione un emendamento del Pd al decreto sulla Semplificazione Fiscale in discussione alla Camera per poter ottenere la riduzione dell’Iva sugli assorbenti e pannolini per le donne. 

Le coperture per la Tampon tax, questo il nome dell’emendamento sarebbero state pari a 300 milioni di euro come riportato dal presidente della commissione Bilancio Carla Ruocco (M5S) riferendo i calcoli della Ragioneria dello Stato. Una cifra fin troppo alta che il Governo non puಠpermettersi. In autunno, in sede di discussione di Legge di Bilancio, lo stop era arrivato dalla vice ministra Laura Castelli, secondo cui il taglio dell’Iva non sarebbe stato possibile a causa del rischio di sanzione da parte dell’Europa. Ma si trattava di un’ipotesi escluso dalla Commissione europea che avevo anche spiegato alla trasmissione Report che non c’era alcun ostacolo concreto in sede comunitaria che impedisse ll’abbassamento dell’Iva e che nessun Paese fosse stato sanzionato per questo motivo. Il problema èche in Italia mancano le coperture. 

La situazione italiana ètotalmente diversa rispetto a quella europea: negli altri paesi europei l’Iva sugli assorbenti èmolto pi๠bassa. 

Francia ha portato l’imposta dal 20% al 5.5%, l’Olanda al 6%, in Inghilterra èstata ridotta dal 17,5% al 5,5%, in Belgio la diminuzione èpassata dal 21% al 6% e in Irlanda èstata addirittura del tutto abolita. 

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