Alti e bassi per il mercato degli ingegneri

Sono complessivamente soddisfacenti i risultati delle analisi del consorzio Almalaurea sulle prospettive occupazionali dei laureati in ingegneria, ma con diversi punti deboli di cui tener conto.

Gli ingegneri, in effetti, godono della fama di essere coloro che prima di ogni altro reperiscono un impiego (la metà  di loro trova occupazione in un paio di mesi), ma il discorso non èuniforme fra i molti rami della laurea.

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Mercato delle auto in crescita

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Missione compiuta titola oggi Il Sole 24 Ore in vista dei dati relativi all’andamento del mercato delle auto in crescita in Italia. Il mercato delle auto in Italia il mese di marzo, grazie agli ecoincentivi promossi dal governo, ècresciuto timidamente dello 0,24%.

Gli italiani hanno sfruttato l’ecobonus e hanno preferito acquistare auto provenienti dalla produzione italiana come Fiat, Alfa e Lancia snobbando le immatricolazioni delle auto straniere.

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L’apertura domenicale favorisce lo sviluppo

Uno studio pubblicato da Federdistribuzione, l’associazione imprenditoriale che raggruppa i grandi centri commerciali ma anche esercenti di minori dimensioni, dimostra come la domenica sia mediamente il giorno della settimana in cui le vendite sono pi๠elevate, dopo il sabato. A differenza del sabato e dei giorni feriali, perà², l’apertura alla domenica èrelativamente rara, posto che la legislazione vigente e parte dei sindacati vedono con un certo sfavore la deroga al tradizionale riposo domenicale.

In altri Paesi europei, come la Gran Bretagna e la Spagna, lo shopping domenicale èun’abitudine ben pi๠comune che da noi.

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I negozi italiani spopolano all’estero

A dispetto delle difficoltà  economiche che hanno costretto mezzo mondo a tirare la cinghia anche solo rispetto a pochi mesi fa, c’ almeno un settore in cui l’Italia la fa da padrona nei mercati internazionali: si tratta dell’apertura dei negozi all’estero (fenomeno chiamato “retailing”), in cui le principali marche del nostro Paese temono davvero pochi confronti.

Si calcola che circa il 16,6% dei movimenti complessivi di retailing avvenuti nel 2008 siano dovuti ad aziende italiane, un risultato per il quale il Belpaese supera il suo competitor pi๠temibile, gli Stati Uniti, che seguono con il 14,2%. A fare la parte del leone, naturalmente, sono i marchi legati all’abbigliamento e alla profumeria.

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