Bando apprendistato giovani fino a 29 anni

Il contratto di apprendistato agevola l’assunzione stabile dei giovani e combatte sia il lavoro nero, sia il precariato. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione di Antonello Liori, Assessore al Lavoro della Regione Sardegna, il quale ha inoltre fatto presente come si continuerà  ad incentivare in Regione per i giovani lo strumento dell’apprendistato partendo da quello cosiddetto “personalizzante” e passando nel futuro per quello “qualificante” ed in “alta formazione”.

Questo perchè il 50% degli apprendisti poi viene assunto dalle aziende, ragion per cui con l’apprendistato da un lato si rafforzano le competenze dei giovani lavoratori, e dall’altro migliora quella che èla competitività  delle imprese.

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Nuovo apprendistato nella Regione Lazio

Risorse per complessivi 35 milioni di euro, a valere sull’anno 2012, da mettere sul piatto per il sostegno alla formazione-lavoro, ed in particolare per il nuovo apprendistato a tre livelli. Succede nella Regione Lazio dove, per il primo livello dell’apprendistato, quello relativo al conseguimento della qualifica professionale, èin atto la trattativa per stipulare un’apposita convenzione tra la Regione Lazio, il Ministero del Lavoro e quello dell’Istruzione.

A darne notizia èstato il Governatore Polverini che al riguardo ha precisato come con il primo livello di apprendistato, e grazie ad un milione di euro di stanziamenti, sarà  possibile per i giovani di età  compresa tra 15 ed i 18 anni diventare operatori ai servizi di promozione ed accoglienza, oppure operatori della ristorazione.

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Apprendistato professionalizzante in edilizia

Scadono alle ore 13 del 23 gennaio dell’anno 2012, nella Regione Sardegna, i termini per la partecipazione ad un Avviso pubblico da parte della agenzie formative operanti sul territorio sardo. L’Avviso, in particolare, riguarda l’istituzione, a valere sul contratto di apprendistato professionalizzante in edilizia, dell’apposito catalogo formativo al quale poi potranno accedere sia i tutor aziendali, sia gli apprendisti assunti oppure che saranno assunti entro e non oltre la data del 24 aprile del 2012.

La candidatura, da parte delle agenzie formative per il contratto di apprendistato professionalizzante in edilizia, deve essere finalizzata alla messa a punto di misure e di interventi per la formazione professionale dell’apprendista.

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Incentivi PMI artigianato contratti apprendistato

E partito il 30 novembre scorso un importante bando pubblico finalizzato ad incentivare l’assunzione dei giovani lavoratori, con contratto di apprendistato, presso le imprese artigiane. Secondo quanto reso noto dalla Confartigianato, infatti, èpartito “AMVA”, il programma Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale che puಠfar leva su risorse finanziarie pari a ben 120 milioni di euro che potranno permettere ben 16 mila assunzioni di giovani apprendisti.

Nel dettaglio il Bando, che scade il 30 dicembre del 2012, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi, prevede la concessione alle imprese dell’artigianato di incentivi per l’assunzione di apprendisti come segue: 5.500 euro per ogni assunzione di giovani tra i 15 ed i 25 anni con la finalità  di assolvimento dell’obbligo di istruzione; oppure 4.700 euro per ogni assunzione di giovani con il contratto di apprendistato professionalizzante o, comunque, per il conseguimento di una qualifica da parte di giovani aventi un’età  compresa tra i 17 ed i 29 anni.

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Novità  apprendistato 2012

Sgravi contributivi, ma anche risorse che, stanziate dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, garantiranno sostegno economico alle attività  di formazione dei giovani lavoratori apprendisti. Sono queste le novità  pi๠importanti, a valere dal 2012, che riguardano i contratti di apprendistato, e che agevoleranno i datori di lavoro che hanno un numero massimo di dipendenti pari a nove.

Tutte le novità  scattano in particolare con la Legge di Stabilità  recentemente approvata in Parlamento al fine di sostenere, agevolare ed incentivare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

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Numero massimo apprendisti commercio

Il numero massimo di apprendisti nel settore del commercio risulta essere disciplinato da una Legge, la numero 25 del 1955, e da quella con successive modificazioni, la 424 del 1968. Ebbene, cosଠcome prevede il contratto del commercio, in una singola azienda del settore ci puಠessere al massimo un apprendista per ogni tre lavoratori che invece non lo sono.

Tale proporzione, inoltre, deve essere rispettata anche se tra i lavoratori non apprendisti ce ne sono alcuni per i quali comunque, in base alla categoria, l’apprendistato non èammesso. In deroga a questa proporzione, pur tuttavia, si possono avere fino a 3 apprendisti quando il totale dei lavoratori del commercio alle dipendenza non supera il numero di otto, oppure quando nell’azienda a svolgere il lavoro èsia l’imprenditore, sia i suoi familiari senza avvalersi di lavoratori dipendenti con contratto subordinato.

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Numero massimo apprendisti artigiani

In ragione del totale dei lavoratori dipendenti di un’impresa, nel settore dell’artigianato esistono dei limiti al numero di apprendisti che si possono assumere. Al riguardo c’èinnanzitutto da dire che la normativa di riferimento èquella della Legge numero 443 del 1985, che disciplina infatti i limiti delle prestazioni d’opera da parte del personale dipendente.

Ed allora, per l’artigianato del settore delle costruzioni il numero massimo di dipendenti èfissato in 10 unità  compreso un numero massimo di cinque apprendisti; l’impresa artigiana delle costruzioni puಠanche avere fino a 14 dipendenti ma a patto che la quota eccedente i 10 sia rappresentata solo da apprendisti.

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Retribuzione apprendistato professionalizzante

Quanto guadagna un giovane inserito nel mondo della formazione-lavoro con un contratto di apprendistato professionalizzante? Ebbene per la retribuzione, innanzitutto, èper Legge vietata l’applicazione di tariffe a cottimo; inoltre, a livello retributivo il giovane deve essere inquadrato in una categoria inferiore per massimo due livelli corrispondenti alla finalità  ed alla mansione definita nel contratto stesso.

Il contratto di apprendistato professionalizzante puಠessere applicato in tutti i settori dell’economia, dal commercio al tessile e passando per il settore delle telecomunicazioni, quello edile, chimico, e tra l’altro, anche bancario. La retribuzione dell’apprendista non èfissa, ma tende a crescere nel tempo in quanto calcolata, in percentuale sui minimi contrattuali previsti, sia in ragione dell’inquadramento, sia della categoria economica.

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Contratto di apprendistato professionalizzante

E’ in forma scritta, dura da un minimo di due anni ad un massimo di sei anni, e prevede che venga indicato non solo il tipo di prestazione, ma anche il piano formativo del lavoratore e la qualifica che al termine si ottiene dalle attività  aziendali e/o extra aziendali.

Lo possiamo riassumere cosଠl’apprendistato professionalizzante, una forma di contratto introdotta in Italia per permettere ai giovani di entrare nel mondo del lavoro attraverso un percorso di formazione tecnica e di specifiche competenze da acquisire. A fronte del divieto di fissare delle tariffe a cottimo, il contratto di apprendistato professionalizzante puಠessere interrotto al suo termine dal datore di lavoro fermo restando che èvietata l’interruzione prima del termine senza che ci sia un giustificato motivo o una giusta causa.

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Assunzione apprendista professionalizzante

Con la Legge 30 del 2003, in Italia èstato introdotto un importante contratto di lavoro stipulabile da parte dei giovani di età  compresa tra i 18 ed i 29 anni. Trattasi, nello specifico, dell’assunzione di giovani con contratto da apprendista professionalizzante per qualsiasi settore dell’attività  economica. In questo modo il giovane puಠacquisire una qualifica con la formazione-lavoro che porta alla maturazione di competenze di base, comprese quelle tecniche e professionali.

L’assunzione del giovane con contratto di apprendistato professionalizzante, grazie al Decreto Legge numero 112 del 2008, gode di tutta una serie di agevolazioni e di semplificazioni di natura burocratica. Innanzitutto, prima dell’assunzione come apprendista, èstata abrogata la visita sanitaria.

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Laurea con contratto da apprendista

Conseguire la laurea attraverso un contratto di apprendistato di alta formazione. Questo èquanto prevede un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione Lombardia, ed alla quale hanno aderito numerosi Atenei, tra cui l’Università  degli Studi di Milano, l’Università  di Bergamo, l’Università  Carlo Cattaneo LIUC, il Politecnico, la Libera Università  di Lingue e Comunicazione IULM, l’Università  Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e l’Università  di Milano Bicocca.

Saranno complessivamente circa 200 i giovani studenti universitari che, in possesso dei requisiti, potranno ottenere il contratto di apprendistato, e laurearsi, a fronte di uno stanziamento complessivo pari a tre milioni di euro. Il programma èdi natura sperimentale, a valere sul triennio 2011-2013, e punta chiaramente a rendere qualificante il rapporto tra il mondo dell’impresa e quello della formazione universitaria.

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Benefici contributivi contratto di apprendistato

L’assunzione di un giovane lavoratore mediante un contratto di apprendistato comporta per il datore di lavoro dei benefici a livello previdenziale ed assistenziale.

Per quanto riguarda i benefici contributivi un’importante novità  èstata introdotta dalla legge n. 296/2006, che ha eliminato il criterio della contribuzione fissa sostituendolo con quello che prevede il calcolo della contribuzione in percentuale alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali.

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