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Addizionali IRPEF, arrivano gli aumenti 

Stangata in vista per gli italiani che si ritrovano a dover subire gli aumenti delle addizionali IRPEF: sembra quasi certo che la pressione fiscale locale subirà  un incremento visto che èstata introdotta la possibilità  di poter  aumentare le tasse locali da parte delle amministrazioni comunali visto lo sblocco della leva fiscale voluto dal Governo. 

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E sono già  469, i Comuni che hanno variato le addizionali IRPEF imponendo aumenti nel corso del 2019, ma erano 3173 i Sindaci che avevano già  raggiunto l’aliquota massima.

Secondo i dati del Rapporto 2019 sul coordinamento della finanza pubblica stilato dalla Corte dei Conti, quasi un Comune su due incassa importi pari allo 0,8% dei redditi dei cittadini, percentuale che corrisponde in pratica alla soglia massima consentita dalla legge.

Sono 17 Comuni in Abruzzo, 6 in Basilicata, 27 in Calabria, 43 in Campania, 30 in Emilia Romagna, 10 in Friuli Venezia Giulia, 32 nel Lazio, 10 in Liguria, 106 in Lombardia, 9 in Le Marche, 4 in Molise, 70 in Piemonte, 20 in Puglia, 3 in Sardegna, 20 in Sicilia, 13 in Toscana, 3 in Trentino, 6 in Umbria, 40 in Veneto che varieranno l’aliquota arrivando all’aliquota massima consentita dall’Irpef. E tra città  pi๠grandi che hanno alzato l’aliquota figurano anche Barletta, Lecce, Mantova e Rimini.

Ad aumentare èanche la quota degli Enti locali che passeranno dalle aliquote differenziate alla monoaliquota: in questo caso gli aumento potrebbero riguardare prevalentemente i Comuni del Centro e del Nord della Penisola, a differenza delle regioni del Sud e di altri centri urbani che avevano già  aumentato quanto potuto. 

Inoltre il 17 giugno scatta la prima rata di Imu e Tasi che per il momento verrebbe versata con le aliquote del 2018, ma a dicembre ci sarebbe il conguaglio con i relativi aumenti. 

ADDIZIONALI IRPEF, àˆ BOOM DI AUMENTI 

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