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Irpef: 8, il 5 e il 2 per mille, a chi destinarlo

 

Arrivano le scadenze per poter inviare il modello 730/2019 modello 730 e anche quest’anno, èpossibile scegliere a chi destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef, vale  a dire l’imposta sul reddito dovuta dalle persone fisiche.

Prima dell’invio, il contribuente ha la possibilità  di poter effettuare la sua scelta all’interno della scheda unica individuando: 

– l’8 per mille del gettito Irpef allo Stato o a un’istituzione religiosa;

– il 5 per mille dell’Irpef a determinate finalità  di interesse sociale;

– il 2 per mille della propria Irpef in favore di un partito politico.

L’Agenzia delle Entrate ricorda che anche quest’anno non ci sono alternative tra loro e possono essere individuate diverse scelte. 

Vediamo come. 

8 PER MILLE:  A CHI DESTINARLO 

In questo caso èpossibile scegliere una sola Istituzione: la ripartizione dei fondi avviene in proporzione alle scelte espresse, ma se la quota non èattribuita viene devoluta alla gestione statale. 

 L’8 PER MILLE puಠessere destinato

–  allo Stato (a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario);

– alla Chiesa Cattolica (a scopi di carattere religioso o caritativo);

– all’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno (per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero sia direttamente sia attraverso un ente costituito ad hoc);

– alle Assemblee di Dio in Italia (per interventi sociali e umanitari anche a favore dei Paesi del terzo mondo);

– alla Chiesa Evangelica Valdese (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi) per scopi di carattere sociale, assistenziale, umanitario o culturale sia a diretta gestione della Chiesa Evangelica Valdese, attraverso gli enti aventi parte nell’ordinamento valdese, sia attraverso organismi associativi ed ecumenici a livello nazionale e internazionale;

– alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia (per interventi sociali, assistenziali, umanitari o culturali in Italia e all’estero, direttamente o attraverso le Comunità  ad essa collegate);

– all’Unione delle Comunità  Ebraiche Italiane (per la tutela degli interessi religiosi degli Ebrei in Italia, per la promozione della conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici, con particolare riguardo alle attività  culturali, alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale, nonchè ad interventi sociali e umanitari in special modo volti alla tutela delle minoranze, contro il razzismo e l’antisemitismo);

– alla Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale (per il mantenimento dei ministri di culto, la realizzazione e manutenzione degli edifici di culto e di monasteri, scopi filantropici, assistenziali, scientifici e culturali da realizzarsi anche in Paesi esteri);

– alla Chiesa apostolica in Italia (per interventi sociali, culturali e umanitari, anche a favore di altri Paesi esteri);

– all’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero);

– all’Unione Buddhista Italiana (per interventi culturali, sociali e umanitari anche a favore di altri Paesi, nonchè assistenziali e di sostegno al culto);

– all’Unione Induista Italiana (per sostentamento dei ministri di culto, esigenze di culto e attività  di religione o di culto, nonchè interventi culturali, sociali, umanitari ed assistenziali eventualmente pure a favore di altri Paesi).

5 PER MILLE:  A CHI DESTINARLO

Il 5 PER MILLE puಠessere destinato a una sola scelta. 

Oltre alla firma, dovrà  essere indicato il codice fiscale del singolo soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille. I codici fiscali dei soggetti ammessi al beneficio sono consultabili negli elenchi pubblicati.

Per destinare la quota del cinque per mille al comune di residenza èsufficiente apporre la firma nell’apposito riquadro.

2 PER MILLE: A CHI DESTINARLO

Il 2 PER MILLE puಠessere destinato: 

Il contribuente  puಠdecidere di “destinare una quota pari al 2 per mille della propria imposta sul reddito a favore di uno dei partiti politici iscritti nella seconda sezione del registro di cui all’articolo 4 del decreto legge 28 dicembre 2013, n. 149, e il cui elenco ètrasmesso all’Agenzia delle Entrate dalla ‘Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici” come riposta l’Agenzia delle Entrate.

Per esprimere la propria scelta contribuente dovrà  inserire la propria firma nel riquadro della scheda, indicando nell’apposita casella il codice del partito prescelto”. La scelta puಠessere effettuata solo per un partito.

MODELLO 730/2019, LE SCADENZE DA RISPETTARE

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