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Novità  sull’IRAP

Mentre si avvicina la data della temuta sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità  dell’impossibilità  di dedurre l’IRAP dall’imposta sui redditi (con la possibilità  di dare il via ad una valanga di richieste di rimborso che travolgerebbe le casse dello Stato), il Governo ha pensato di iniziare a parare il colpo e ha aperto un primo spiraglio.

àˆ stato stabilito che già  dal 2008, infatti, sarà  possibile dedurre il 10% dell’imposta regionale sulle attività  produttive dall’IRPEF o dall’IRES.

E si èaperta un’imprevista finestra anche sul passato, stabilendo un metodo di calcolo piuttosto complesso al fine di richiedere un piccolo rimborso relativo alle imposte sui redditi versate nei passati quarantotto mesi e inerenti i costi del personale e gli interessi passivi (componenti totalmente indeducibili ai fini IRAP).


Il discorso riguarderà  l’IRPEF/IRES versata dal 2005 al 2008, con riferimento per ciascun anno al periodo d’imposta precedente; ogni contribuente calcolerà  i costi sostenuti in quell’anno per i lavoratori e gli interessi passivi e verificherà  quanta IRAP avrebbe potuto risparmiare se avesse potuto dedurli in relazione a quell’imposta: questo risparmio mancato puಠessere portata a riduzione della base imponibile dell’imposta sui redditi di quegli anni, fino ad una soglia massima pari al 10% dell’IRAP.

Si ridurrà  di conseguenza l’IRPEF/IRES di competenza di quei quattro anni passati, e la differenza con quanto effettivamente versato sarà  richiedibile a rimborso.


Tutti coloro che hanno già  presentato richiesta di rimborso saranno esauditi, mentre gli altri dovranno compilare e inviare per via telematica uno specifico modello che l’Agenzia delle Entrate dovrebbe istituire nelle prossime settimane.

Ma si stima che le richieste potrebbero arrivare fino a quattro miliardi di euro, contro un solo miliardo stanziato; per i meno veloci a presentare l’istanza, dunque, ci sarà  probabilmente da attendere parecchio.