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Meno tasse per 4 miliardi, com’èpossibile?

La CGIA di Mestre che ha identificato già  una serie di notizie interessanti rispetto ai soldi che arrivano dall’accise dei carburanti e sono usati per la ricostruzione nel caso di terremoto. Adesso ha parlato anche del risparmio legato al taglio dell’IRES. 

Se verrà  confermata la riduzione al 24 per cento dell’aliquota IRES già  prevista dall’ultima legge di Stabilità , dal 2017 le imprese, soprattutto quelle di grandi dimensioni, risparmieranno circa 4,1 miliardi di euro di tasse. Un’ottima notizia che arriva dall’ufficio studi dell CGIA dopo l’annuncio del premier Renzi che ha deciso di tagliare le tasse. Che sia una trovata pubblicitaria o meno, una cosa ècerta:

Attualmente l’utile delle società  di capitali (Spa, Srl, Cooperative etc.) e dei gruppi di società  (Società  finanziarie e di investimento, Società  controllate e collegate, etc.) sono tassate con un’aliquota al 27,5 per cento. Complessivamente, le aziende e i gruppi interessati da questa riduzione dell’Ires dovrebbero essere 628.000 circa: pari al  15 per cento del totale delle imprese presenti in Italia.

“Con il taglio dell’Ires – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – i vantaggi fiscali andranno prevalentemente alle grandi imprese. Cosa che, ovviamente, non contestiamo. Tuttavia, se una parte di questa contrazione interessasse anche l’Irap, in particolar modo per le attività  senza dipendenti che in questi ultimi tempi hanno beneficiato di pochissimi sconti fiscali, l’operazione nel suo complesso sarebbe pi๠equa”.

Dalla CGIA ricordano che i lavoratori autonomi senza dipendenti sono circa 3 milioni.

“Auspichiamo quanto prima – conclude il segretario della CGIA Mason – che il Governo definisca una volta per tutte, cosଠcome ha stabilito pi๠volte la Corte di Cassazione e prevede la legge delega di riforma del fisco, che l’applicazione dell’Irap sia eliminata nei confronti di quelle attività  economiche che non presentano alcuna struttura organizzativa”.

I professionisti interessati da questa manovra sono tanti. Le principali categorie interessate sono: gli agenti di commercio, i promotori finanziari, i liberi professionisti, i taxisti, i piccoli artigiani e i commercianti  senza dipendenti che nell’incertezza normativa ancora in corso continuano a pagare un’imposta che di fatto non èpi๠dovuta.