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Vendita occasionale senza partita iva

In passato abbiamo parlato di come emettere una ricevuta per vendita occasionale di manufatto, ovvero di un prodotto frutto del proprio ingegno e in quel caso avevamo parlato della vendita di un quadro. Un simile èquello riguardande la vendita di un prodotto che non sia un manufatto, come ad esempio un mobile o un paio di sci, ma anche gattini appena nati. La ricevuta per vendita occasionale va fatta e va apportata marca da bollo da 1,81 euro.



Nel modulo vanno inseriti i dati del venditore, dell’acquirente, la data ed il prodotto oltre ovviamente alla dicitura: “corrispettivo relativo a cessione di beni compiuta quale attività  commerciale occasionale di cui all’art. 67 del DPR 917/86“. Anche in questo caso la vendita non èsoggetta ad iva e il tutto va dichiarato nella dichiarazione dei redditi. L’occasionalità  si intende quando la vendita èveramente occasionale e che quindi avviene molto raramente.

Quando una persona decide di vendere in maniera frequente ènecessario aprire partita iva, magari inquadrandosi nel regime dei contribuenti minini dove quindi si èfuori dal campo iva e non si èsoggetti a studi di settore. Il tutto non deve perಠsuperare i 30 mila euro di fattura l’anno. Se una persona realizza quadri e poi li vende, questo lavoro potrebbe essere inquadrato come non occasionale e quindi la partita iva èobbligatoria. Tutto dipende dall’occasionalità .