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Revisione degli studi di settore in stallo

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Mercoledଠ16 si ètenuta la riunione della commissione di esperti chiamata a convalidare gli studi di settore in vigore per il periodo d’imposta 2009, applicabili sulle dichiarazioni dei redditi dell’anno prossimo.

Come noto, infatti, uno dei primi provvedimenti fiscali del nuovo Governo èstato quello di anticipare la data di pubblicazione degli studi, per consentire ai contribuenti di non attendere l’ultimo momento prima di sapere se sono in regola o no col temuto software Gerico.


Gli effetti della crisi hanno poi spinto a posticipare il termine riguardo agli studi di settore applicabili al 2008, ma per il 2009 si èmantenuta la scadenza legislativa del 30 settembre.

Tuttavia, le associazioni di categoria hanno richiesto a gran voce che sia decretato un rinvio di qualche mese, al fine di conoscere appieno gli effetti della crisi per il 2009 e avere anche il tempo di trarre qualche conto sulle risultanze delle dichiarazioni di quest’anno, che i contribuenti stanno inviando proprio in queste settimane.

Anticipare troppo il varo degli studi, infatti, potrebbe rivelarsi nella fase contingente tutt’altro che un vantaggio bensଠun boomerang per le imprese.

Proprio per questo, la commissione di esperti non ha espresso alcun parere sul lavoro compiuto dalla Sose (la società  incaricata di elaborare i modelli), determinando di fatto lo stallo della procedura.


In attesa di un’eventuale proroga delle scadenze, intanto, si cominciano a conoscere nei dettagli le caratteristiche degli studi revisionati, in cui per la prima volta verranno a cessare di esistere gli indicatori provvisori di normalità  economica (varati nel 2006), ormai sostituiti ovunque da quelli definitivi, e in cui gli studi pi๠antichi arriveranno al loro quarto aggiornamento, riconoscibile dalla lettera iniziale “V” attribuito allo studio (laddove le versioni precedenti erano targate “S”, “T” e “U”).