disoccupazione agricola, agricoltura, imprenditori agricoli

Coltivatori diretti, gli sgravi contributivi previsti

Con la Legge di Bilancio 2017 sono stati previsti per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali il diritto ad un esonero contributivo che vede per oggetto la quota per l’IVS ed il contributo addizionale al cui versamento ètenuto l’imprenditore agricolo professionale e il coltivatore diretto per l’intero nucleo.

agricoltura, imprenditori agricoli

Come ricorda l’Inps, l’esonero viene riconosciuto solo ed esclusivamente entro i limiti del regime de minimis che per il settore agricolo èpari a 15 mila euro nell’arco dei tre esercizi finanziari.

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conciliazione vita lavoro

Contratti conciliazione vita-lavoro, come chiedere gli sgravi contributivi per le aziende

 

C’ tempo fino a mercoledଠ15 novembre 2017 per poter presentare online la domanda relativa agli sgravi e benefici per le imprese che favoriscono la conciliazione vita-lavoro. Il nuovo modello di lavoro offre la possibilità  di poter conciliare al meglio la vita privata e il lavoro in modo tale che il lavoratore possa essere pi๠produttivo e lavorare meglio.

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Anche le aziende ci guadagnano visto che possono accedere agli sgravi contributivi previsti dal decreto interministeriale del 12 settembre 2017 e delineati dall’Inps con la circolare n. 163/2017.

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Agevolazione assunzione disoccupato

Il decreto interministeriale n. 53343, pubblicato lo scorso 26 luglio, chiarisce il contenuto dell’agevolazione riconosciuta dall’ultima legge Finanziaria a favore delle aziende che assumono disoccupati.

In particolare, èstato stabilito che, per fruire dell’agevolazione, occorre rispettare congiuntamente svariati requisiti.

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Sgravi contributivi e crediti d’imposta per l’assunzione di detenuti

La legge prevede alcune importanti agevolazioni per quelle aziende che assumono all’interno del proprio organico soggetti condannati a pene carcerarie o alternative alla prigione.

Innanzitutto, va premesso che le agevolazioni maggiori vanno a favore delle cooperative sociali, cosଠcome definite dalla legge n. 381 del 1991. Si tratta, cioà¨, di società  cooperative finalizzate all’inserimento o reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, i quali devono costituire almeno il 30% del personale assunto.

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