Sospensione dal servizio e dalla retribuzione

La sospensione dal servizio e dalla retribuzione èuna sanzione disciplinare prevista dall’articolo 7 della legge 300/1970 (cosiddetto Statuto dei lavoratori), il quale nello stabilire che, fermo restando quanto previsto dalla legge 604/1996, le sanzioni disciplinari non possono comportare un mutamento definitivo del rapporto di lavoro, dispone che la sospensione dal servizio non puಠdurare pi๠di dieci giorni.

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Caratteristiche sanzione disciplinare

Nel caso in cui, al termine di un procedimento disciplinare, il datore di lavoro decida di irrogare una sanzione ad un suo dipendente, occorre che ciಠavvenga nel rispetto di determinate regole.

àˆ anzitutto necessario che una volta che venga presa tale decisione vi sia tempestività  ed immediatezza, nel senso che la sanzione disciplinare non puಠessere irrogata oltre il termine eventualmente fissato dalla contrattazione collettiva o comunque ad una eccessiva distanza dalla contestazione e dal decorso del termine a difesa.

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Procedimento disciplinare a carico del lavoratore dipendente

L’articolo 2106 del codice civile riconosce al datore di lavoro la possibilità  di sanzionare un suo dipendente qualora venga violato l’obbligo di diligenza e fedeltà , purchè la sanzione irrogata sia proporzionale alla condotta illecita tenuta. A questo limite sostanziale si aggiungono poi ulteriori limiti di carattere procedurale fissati dallo Statuto dei lavoratori e dall’interpretazione giurisprudenziale.

Tra questi figura l’obbligo di affissione del regolamento disciplinare in un luogo accessibile a tutti i lavoratori, ne deriva quindi che l’azione del datore di lavoro èsubordinata al rispetto di tale forma di pubblicità .

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Sanzioni disciplinari al lavoratore anche senza affissione del codice

La possibilità  concessa al datore di lavoro di irrogare una sanzione disciplinare nei confronti di un suo dipendente èsubordinata alla predisposizione di un codice disciplinare e alla sua pubblicazione presso il luogo di lavoro in modo tale che sia ben visibile ai lavoratori.

La predisposizione e la pubblicazione del codice disciplinare non èperಠcondizione necessaria per l’irrogazione di una sanzione nei confronti del dipendente qualora questa sia collegata ad una violazione di norme di legge o di doveri fondamentali del lavoratore.

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Fac simile lettera di richiamo disciplinare

Tra le varie tipologie di provvedimenti disciplinari per i lavoratori figura la lettera di richiamo, detta anche ammonimento scritto, una sorta di avvertimento scritto con il quale il datore di lavoro invita un suo dipendente a modificare un determinato comportamento scorretto, onde evitare che esso produca conseguenze pi๠gravi.

La lettera di richiamo deve quindi necessariamente recare l’indicazione del comportamento scorretto tenuto dal dipendente e l’esplicito invito a modificarlo immediatamente. Di seguito proponiamo un esempio di lettera di richiamo disciplinare.

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Predisposizione codice disciplinare aziendale

La possibilità  concessa al datore di lavoro di irrogare delle sanzioni disciplinari nei confronti dei dipendenti èsubordinata alla predisposizione di un codice disciplinare e alla sua pubblicizzazione.

La pubblicizzazione deve avvenire mediane l’affissione in un luogo in cui sia ben visibile a tutti i lavoratori, mentre sul fronte della predisposizione occorre seguire alcune regole ben precise.

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Obbligo affissione codice disciplinare

Affinchè la sanzione disciplinare disposta dal datore di lavoro nei confronti di un suo dipendente sia valida ènecessario che il codice disciplinare sia stato preventivamente affisso in un luogo accessibile a tutti i dipendenti.

A stabilirlo èl’art. 7 della legge n.300 del 20 maggio 1970, secondo cui “le norme disciplinari relative alle sanzioni, alle infrazioni in relazione alle quali ciascuna di esse puಠessere applicata ed alle procedure di contestazione delle stesse, devono essere portate a conoscenza dei lavoratori mediante affissione in luogo accessibile a tutti“.

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Falsificazione foglio presenze

La falsificazione del foglio presenze non costituisce presupposto per il licenziamento ma solo per una sanzione disciplinare.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5019 del 1° marzo 2011, nella quale viene stabilito che il dipendente che lascia il posto di lavoro prima della fine del turno alterando il foglio presenze èpunibile solo con una sanzione disciplinare.

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Tipologie di sanzioni disciplinari per i lavoratori

Nel caso in cui il lavoratore adotti dei comportamenti scorretti il datore di lavoro puಠtutelare i suoi diritti mediante dei provvedimenti disciplinari nei confronti del dipendente irrispettoso dei suoi obblighi e doveri.

Esistono diverse tipologie di sanzioni disciplinari attraverso le quali il datore di lavoro puಠagire nei confronti del lavoratore. Tra queste la meno grave èsenza dubbio l’ammonizione scritta, detta anche lettera di richiamo, generalmente utilizzata per comportamenti di lieve entità .

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Ferie decise dal datore di lavoro

Secondo la nostra Costituzione, i lavoratori dipendenti hanno diritto di ferie, e tale diritto èassolutamente irrinunciabile; nè consentito barattare le ferie con un importo in denaro, se non per le ferie maturate e non godute al momento dell’estinzione del contratto.

Salvo regole particolari e diverse previste per particolari settori, ogni lavoratore ha diritto a quattro settimane di ferie all’anno. Ma quando vanno fruite queste famose ferie? Chi lo decide?

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