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Permessi elettorali e riposi compensativi

In vista delle imminenti elezioni amministrative, la Fondazione Studi dei consulenti del lavoro ha redatto una vera e propria guida al fine di chiarire il trattamento spettante ai lavoratori che si assentano per partecipare alle elezioni a titolo di presidenti di seggio, segretari e scrutatori, nonchèai rappresentanti di lista, rappresentanti dei partiti o promotori di referendum.

I giorni di assenza per svolgere una di queste mansioni, ha chiarito la Fondazione Studi, sono considerati dalla legge giorni di attività  lavorativa a tutti gli effetti.


Per questo motivo, nel caso in cui le giornate di lavoro presso i seggi elettorali dovessero coincidere con giorni festivi o non lavorativi, il lavoratore avrà  diritto a giorni di riposo compensativo o a specifiche quote retributive che si vanno ad aggiungere all’ordinaria retribuzione normalmente spettante.

Il lavoratore, dunque, nel caso in cui uno o pi๠giorni di lavoro presso i seggi elettorali dovessero coincidere con giorni festivi (domenica) o normalmente non lavorati (sabato in caso di settimana corta), puಠscegliere se godere dei riposi compensativi o delle retribuzione aggiuntiva.

Per quanto riguarda la fruizione dei riposi compensativi, in particolare, secondo l’orientamento della Corte Costituzionale il lavoratore deve utilizzarli nei giorni immediatamente successivi al quelli di lavoro presso i seggi o comunque entro pochi giorni. In altre parole, dunque, il lavoratore ha diritto a rimanere a casa nel giorno successivo alla chiusura del seggi, o nei due giorni successivi se il sabato non èlavorativo, oppure puಠrinunciare a tali riposi e ottenere una maggiore retribuzione.