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Tasse, riduzione solo per le medie e grandi imprese

La riduzione del carico fiscale? Pare che anche stavolta abbia premiato solo le medie e le grandi imprese a discapito delle piccole imprese.

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àˆ quanto emerge dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre che valuta come il taglio dell’Ires (l’Imposta sui redditi delle società  di capitali) abbia consentito alle società  di risparmiare 3,9 miliardi di euro di tasse all’anno, ma solo per il 13% circa del totale delle aziende presenti nel Paese, mentre le piccole e micro imprese dovranno attendete l’introduzione dell’Iri (Imposta sui redditi) che consentirà  di risparmiare almeno 1,2 miliardi di euro di tasse all’anno.

Pur riconoscendo che, rispetto a qualche decennio fa, tra le società  di capitali troviamo anche le piccole imprese èindubbio che il taglio dell’Ires ha avvantaggiato soprattutto le grandi, in particolar modo quelle appartenenti al settore energetico e a quello minerario. E sebbene la riduzione dell’Ires sia stata in parte bilanciata dall’attenuazione degli effetti positivi dell’Ace, ancora una volta si èprestata attenzione solo alle istanze sollevate dalle imprese di maggiore dimensione mentre alla stragrande maggioranza delle attività  che non pagano l’Ires non èstato riservato alcun vantaggio fiscale. 

Spiega il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo.

Secondo segretario della Cgia Renato Mason ènecessario non solo ridurre il peso delle tasse, ma soprattutto, per le micro imprese, diminuire anche il numero di adempimenti fiscali.

 

Si attende invece l’interessante novità  fiscale positiva per le piccolissime imprese come prevista dalla manovra correttiva approvata nella primavera scorsa che conferma l’addio agli studi di settore che saranno  sostituiti dagli indicatori di affidabilità  economica e garantiranno la riduzione delle tasse e la semplificazione nei rapporti con il fisco.

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