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Prescrizione contributi Inps versati ma non dovuti

Qualora siano stati versati all’ente di previdenza sociale dei contributi non dovuti occorre distinguere a seconda della tipologia di lavoratori.

Per i lavoratori dipendenti, infatti, l’attuale normativa prevede una prescrizione di 5 anni, questo significa che trascorso inutilmente tale termine questi devono intendersi definitivamente acquisiti e pertanto validi ai fini delle prestazioni che ne possono derivare. Qualora venga disposto un accertamento che identifichi dei contributi versati ma non dovuti prima che siano trascorsi cinque anni, invece, ne sarà  disposto il rimborso senza interessi.


Stessa cosa vale anche per i lavoratori a progetto e co.co.co., ossia per gli iscritti alla gestione separata. Al riguardo, in particolare, l’Inps ha recentemente chiarito che a questi ultimi si applicano le stesse regole previste per i lavoratori dipendenti, quindi anche in tal caso i contributi versati e non dovuti, una volta trascorsi cinque anni, producono diritto a prestazioni e non sono soggetti a rimborso.

La situazione cambia nel caso dei contributi versati dai lavoratori autonomi, ossia artigiani e commercianti. In tal caso, infatti, i contributi versati ma non dovuti non sono soggetti a prescrizione, per cui in ogni momento, anche dopo che sono trascorsi cinque anni, devono essere restituiti all’assicurato o ai suoi aventi causa. Pertanto essi non possono mai produrre gli effetti collegati al diritto alle prestazioni e alla misura di esse.