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Ocse taglia le stime sul PIL italiano

La nostra economia èin una fase di ripresa ma la lentezza èimbarazzante e rischia di mettere a repentaglio tutto il sistema paese. La colpa èdegli investimenti deboli, del commercio debole ma anche dei salari e del lavoro inadeguati agli italiani. 

Nonostante le belle speranze profuse dal Governo Renzi, le stime dell’OCSE rispetto all’economia del Paese non sono buone. In realtà  la relazione che parla di un ribasso, riguarda la crescita dell’Italia ma anche del resto del mondo.

I nuovi dati parlando di una crescita del PIL tricolore dell’1% che è0,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime diffuse nel novembre scorso. Sull’economia globale, invece, il taglio èstato dello 0,3 per cento ed èstato accompagnato da questa dichiarazione:

La crescita sta rallentando in molte economie emergenti afferma l’Ocse nel suo Interim Economic Outlook, un parziale aggiornamento del rapporto semestrale di previsioni – con una ripresa modesta nelle economie avanzate mentre la debolezza dei prezzi deprime le esportazioni dei produttori di materie prime.

Il Presidente di Confesercenti Massimo Vivoli a seguito della diffusione delle previsioni di OCSE sul Pil italiano nel 2016, riviste al ribasso dall’1,4 all’1% ha dichiarato:

“Il rallentamento dell’economia internazionale, come suggerisce il susseguirsi di revisioni al ribasso delle stime di crescita, potrebbe porre dei problemi anche nel raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati con l’Europa. àˆ fondamentale, quindi, che il Governo confermi di voler mantenere l’impegno preso e non faccia scattare gli aumenti IVA previsti dalle clausole di salvaguardia: sarebbe un intervento controproducente proprio per la crescita”.

Ci si augura adesso che non s’intensifichi il prelievo fiscale.