pubblica amministrazione, licenziamenti

Pubblico impiego, quali sono i motivi del licenziamento

I motivi del licenziamento dal pubblico impiego? Li rende noti il Ministero della Pubblica Amministrazione, attraverso la pubblicazione della tabella riepilogativa sulle sanzioni gravi, in seguito al primo anno di applicazione delle regole Madia.  

pubblica amministrazione, licenziamenti

I dati confermano che nel corso del 2017 sono stati 324 i dipendenti statali licenziati, un numero comunque inferiore rispetto all’anno precedente.  Quali sono le reali cause dei licenziamenti? I dati confermano che al primo posto ci sono le assenze ingiustificate dal posto di lavoro (per il 31% con un incremento dei licenziamenti dei furbetti del cartellino, in pratica di chi striscia il badge e se ne va). Seguono le false attestazioni di presenza (per il 17%, che ha visto l’introduzione della flagranza per cui scatta l’iter accelerato che prevede l’allontanamento entro 48 ore e il licenziamento entro 30 giorni.

Leggi il resto

Foto | STR/AFP/Getty Images

Accesso pensione dipendenti pubblico impiego

Foto | STR/AFP/Getty Images

Ulteriori sviluppi per quanto riguarda il tema dell’accesso pensione dipendenti pubblici precedenti requisiti, ovvero la serie di requisiti che regola l’uscita dal mercato del lavoro dei dipendenti pubblici che sono prossimi alla pensione sulla base delle norme pre riforma Fornero. Sono previsti infatti dei cambiamenti nell’ambito del decreto sulla pubblica amministrazione, cioèil decreto legge n. 101/2013 emanato dal Governo Letta.

Leggi il resto

Dipendenti pubbliche, pensione a 65 anni dal 2012

Siamo arrivati probabilmente alla svolta finale nella tormentata vicenda dell’età  pensionabile per le donne che lavorano per la Pubblica Amministrazione.

Come si ricorderà , la Corte di Giustizia Europea aveva condannato l’Italia per la differente età  riservata alle donne (60 anni) operanti nel pubblico impiego rispetto a quella degli uomini (65 anni). La condanna, secondo la Corte, deriva dalla considerazione che le donne, avendo il diritto/dovere di andare in pensione prima, non possono maturare contributi sufficienti a garantirsi una rendita paragonabile a quella dei colleghi di sesso maschile. Da qui, l’obbligo di uniformare i due valori.

Leggi il resto