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Novità  buoni lavoro dopo la riforma Fornero

Tra le novità  introdotte dalla riforma del lavoro del ministro Fornero figurano anche alcune modifiche alla disciplina previgente dei buoni lavoro, anche detti voucher lavoro.

Tali modifiche riguardano anzitutto il limite economico, in quanto èprevisto che i compensi complessivamente percepiti dal prestatore di lavoro non possano superare i 5.000 euro nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità  dei committenti. Sempre entro questo limite, inoltre, le prestazioni rese nei confronti di imprenditori commerciali o professionisti non possono comunque superare i 2.000 euro per ciascun committente.


Altra novità  riguarda gli ambiti di attività  e le categorie di prestatori. La nuova disciplina, infatti, al fine di ridurre il fenomeno del lavoro in nero, ha eliminato i limiti previsti dalla precedente normativa stabilendo che le diverse attività  possono essere svolte da qualsiasi soggetto. L’unica eccezione riguarda il settore agricolo, in cui il lavoro occasionale accessorio èammesso in riferimento a qualunque tipologia di lavoro e di prestatore solo nel caso in cui l’azienda abbia un volume d’affari inferiore a 7.000 euro, in caso contrario il lavoro occasionale èammesso esclusivamente tramite l’utilizzo di specifiche figure di prestatori (pensionati e studenti con meno di venticinque anni di età ) e solo per lo svolgimento di attività  agricole di carattere stagionale.

Per quanto riguarda i committenti pubblici, sono stati eliminati i vincoli per l’utilizzo di prestazioni di lavoro occasionale, mentre la precedente disciplina ne limitavano il ricorso solo nei confronti di determinate tipologie di prestatori e per specifiche attività  di supporto a quelle istituzionali.

Ultima novità  riguarda il reddito da lavoro accessorio dei lavoratori stranieri, che verrà  incluso nell’ammontare di reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.