Home » Trasferimento del dipendente per volontà  datore di lavoro

Trasferimento del dipendente per volontà  datore di lavoro

Foto | Sean Gallup/Getty Images News/Getty Images

In ambito lavorativo, il datore puಠdecidere di sua iniziativa di destinare i propri dipendenti ad altri stabilimenti produttivi. Questo significa che il datore di lavoro puಠassumere la decisione di trasferire un proprio dipendente o pi๠dipendenti presso altri stabilimenti, comparti o settori della propria azienda.

La legge stabilisce che tale decisione possa essere presa esclusivamente in determinati casi, ovvero deve verificarsi una situazione che comprovi delle ragioni tecniche; le norme stesso richiedono infatti esplicitamente la presenza di comprovate ragioni tecniche organizzative o produttive. La norma in questione èl’articolo 2103 del Codice Civile. I casi di applicazione sono ad esempio tutte le situazioni in cui il datore di lavoro riesca a dimostrare con determinate prove:

  • inutilità  del suo impiego in quella determinata sede
  • necessità  della sua specifica professionalità  nella sede di destinazione

Questo significa che il datore potrà  assumere la decisione di trasferire un proprio dipendente solo ed esclusivamente se riesce a dimostrare le situazioni di cui sopra. Se l’azienda infatti non formalizza in maniera esplicita e dettagliata i motivi del trasferimento e quindi comunica una serie di motivazioni generiche, il lavoratore puಠrichiedere in via ufficiale, espressa e per iscritto l’opposizione al trasferimento.

Ovviamente esistono anche delle contromisure che il datore di lavoro puಠadottare in questi casi, infatti la legge fa ben intendere che se il datore si rifiuta di fornire adeguate giustificazioni non potrà  licenziare il proprio dipendente nel caso in cui questi si opponga al cambio di sede.

Anche il lavoratore perಠpuಠeffettuare una richiesta di trasferimento presso un’altro stabilimento o ufficio dell’azienda, perಠdeve ricordarsi che seppure possa farlo in qualsiasi momento, non potrà  vantare alcun  diritto all’accoglimento della propria domanda. Il datore potrà  quindi accettare, anche per un tempo definito, oppure potrà  anche rifiutare, senza dover fornire alcuna spiegazione. Tale obbligo non èprevisto nè per voce, nè per iscritto.

Foto | Sean Gallup/Getty Images News/Getty Images