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Studi di settore 2018, pubblicati i modelli

Arrivano i modelli per gli studi di settore 2018, gli ultimi previsti dato che dal prossimo anno saranno aboliti. Intanto l’Agenzia ha pubblicato sul sito i 193 modelli che i professionisti interessati dovranno presentare insieme alla dichiarazione Redditi 2018 entro il 31 ottobre.

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A partire dal 2019 gli studi di settore saranno aboliti e saranno sostituiti dagli indici di affidabilità  fiscale, ISA, che entreranno in vigore fra due anni per lasciare spazio a un prima fase di transizione. 

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Modello F24 EP da scaricare

-commercialista

Il modello F24 EP (“Enti Pubblici”) viene utilizzato dagli enti pubblici sottoposti ai vincoli del sistema di tesoreria unica dello Stato (amministrazioni centrali dello Stato e enti individuati dalle tabelle A e B allegate alla Legge n. 720/1984) per il pagamento delle ritenute alla fonte, dell’Irap, delle ritenute Irpef e delle relative addizionali regionali e comunali.

Il modello F24 EP viene inoltre utilizzato per altre tipologie di pagamento, anche da parte di soggetti diversi da quelli sopra indicati.

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Modello F24 semplificato

Attraverso apposito provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello F24 semplificato utilizzabile a partire dal 1° giugno 2012, giorno in cui verrà  definitivamente soppresso il modello F24 predeterminato.

Tale modello, che si va quindi ad aggiungere al modello F24 tradizionale e al modello F24 compilabile, risponde all’esigenza di agevolare gli adempimenti dei soggetti chiamati ad effettuare alcune tipologie di versamenti a favore dell’Erario, delle Regioni e degli Enti locali. Esso si compone infatti di un’unica pagina, inoltre si presta anche alla postalizzazione da parte dei Comuni delle richieste di pagamento dell’Imu e permette agli operatori di risparmiare sulla carta e sull’archiviazione.

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Nuovo modello Iva 26, disponibile bozza e istruzioni

Sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate èstata pubblicata la bozza del nuovo modello Iva 26 e le relative istruzioni per la compilazione, da inviare esclusivamente per via telematica ai fini della liquidazione dell’Iva da parte di quelle società  controllate o controllanti che desiderano recuperare le eccedenze di credito mediante la compensazione di debiti e crediti che risultano dalle liquidazioni e dalle dichiarazioni delle stesse società .

Lo stesso modello verrà  utilizzato oltre che per aderire alla speciale procedura di liquidazione dell’Iva anche per comunicare eventuali variazioni sopraggiunte dopo la presentazione dell’adesione.

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Intrastat: troppe incertezze, niente sanzioni

Nonostante le scadenze ormai agli sgoccioli, gli operatori economici navigano ancora nel buio pi๠totale per quanto riguarda gli obblighi Intrastat 2010, ossia l’invio degli elenchi riepilogativi degli acquisti e cessioni comunitari di beni e servizi.

Il decreto legislativo di recepimento delle novità  comunitarie, infatti, èstato emanato dal Governo lo scorso 22 gennaio (in notevole ritardo), e ancora non èstato pubblicato in Gazzetta Ufficiale; e fino a quando la pubblicazione non sarà  avvenuta, gli organi competenti non potranno varare gli attesissimi provvedimenti attuativi.

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UNICO 2010 inizia il cammino

modello unico

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la prima bozza di UNICO PF 2010: ossia, la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche. In contemporanea, ha pubblicato anche la bozza del modello 730 e la seconda bozza della dichiarazione IVA (con alcune correzioni e integrazioni rispetto alla prima versione).

Ma quel che rappresenta la vera novità  èl’attivazione di un forum on line, direttamente sul sito istituzionale: i cittadini sono invitati ad inviare loro proposte e suggerimenti di natura tecnica per migliorare i modelli dichiarativi e renderli pi๠fruibili e funzionali.

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Modelli studi di settore pubblicati

finanziaria-ufficio

Con un ritardo enorme rispetto agli anni passati (ma giustificato dalla necessità  di elaborare i correttivi necessari per tener conto degli effetti della crisi globale), nei giorni scorsi sono stati finalmente pubblicati i modelli ufficiali per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, che la gran parte dei soggetti titolari di partita IVA deve allegare alle rispettive dichiarazioni dei redditi se non ricorrono condizioni di esclusione o inapplicabilità .

I modelli sono in tutto duecentosei: centotrentasette immodificati dall’anno scorso e sessantanove sottoposti ad evoluzione. Secondo la legge, infatti, ogni studio deve essere rivisto ogni tre anni.

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Ultima parte del modello AA7

modello aa7 per l\'agenzia delle entrate

Arrivando alla conclusione della compilazione del Modello AA7, emerge come tutti i quadri rimanenti siano assolutamente identici nella funzione e nelle modalità  di compilazione rispetto agli analoghi quadri del Modello AA9.

Pertanto, per essi non appare necessario effettuare una trattazione specifica, e ci si limita a rinviare il lettore all’esaustiva guida offerta per il documento gemello rispetto a quello qui in oggetto.
Ci si limita perciಠa ricordare che il rinvio riguarda il Quadro G sulle altre attività  esercitate e sugli altri luoghi dove èsercitata l’impresa o sono conservate le scritture contabili;

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Compilazione del Modello AA7

modello aa7 agenzia entrate

Proseguendo la compilazione del Modello AA7, si arriva a verificare il contenuto del Quadro C, destinato a raccogliere i dati sul rappresentante legale dell’ente.

In particolare, oltre ai dati anagrafici, èanche richiesto di precisare in cosa consiste esattamente la sua carica, selezionando il relativo codice da un’apposita tabella, nonchè (nell’ipotesi di curatore fallimentare, custode giudiziario o simili) di indicare la data in cui èstato avviato il relativo procedimento.

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Quadro B del Modello AA7

quadro b AA7

Il Quadro B del Modello AA7 richiede una pluralità  di informazioni sull’ente intenzionato ad aprire la Partita IVA.

Si tratta, innanzitutto, di indicarne la ragione sociale per esteso nonchè un’eventuale sigla con cui essa si volesse presentare; di seguito, èpoi richiesto di indicare il codice – desunto da un’apposita tabella – che ne precisa la natura giuridica (per esempio: società  per azioni, Onlus, cooperativa ecc.) e il numero di partita IVA assegnato da un altro Paese comunitario qualora si tratti di un ente non residente che intende aprire una stabile organizzazione in Italia.

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Quadro A del Modello AA7

Nelle puntate precedenti, èstata esaminata a fondo la compilazione del Modello AA9, necessario per l’apertura della Partita IVA da parte della ditta individuale.

La prossima tappa della nostra guida consiste invece nell’affrontare il Modello AA7, destinato a tutti i soggetti diversi dalla persona fisica; ma poichè molti quadri richiedono le medesime informazioni, in questi casi l’analisi sarà  sostituita da un semplice rinvio a quanto già  precisato in relazione al Modello AA9.

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Campo allegati modello AA9

intestazione modello aa9

Una volta compilati tutti i quadri informativi contenuti nel Modello AA9, la redazione termina affrontando alcuni campi conclusivi.

Il campo “Allegati” èdestinato ad accogliere la libera descrizione degli eventuali documenti inclusi nella dichiarazione, portati a supporto di una o pi๠delle informazioni indicate nel modello.
Nel campo successivo, invece, occorre indicare quali quadri da “A” a “I” sono stati compilati e il numero di pagine di cui si compone il documento, nonchè la data e il codice fiscale del dichiarante, oltre alla sua sottoscrizione.

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Il Quadro F

quadro f del modello AA9

Il Quadro F èsuddiviso in due sezioni.

Nella prima di esse, occorre indicare i soggetti depositari (normalmente: il proprio commercialista) e i luoghi di conservazione delle scritture contabili. Si tratterà , quindi, di indicarne il codice fiscale e l’indirizzo preciso.

Quest’informazione riveste un’importanza basilare, perchè servirà  all’Amministrazione Finanziaria per rintracciare, in caso di accertamento, tutti i dati utili per la ricostruzione del reddito e del volume d’affari del titolare.

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Il quadro C del Modello AA9

il quadro c del modello aa9

Il quadro C del Modello AA9 consente di identificare il titolare della ditta individuale.

Occorre indicarne innanzitutto il codice fiscale e il cognome e nome. Se tuttavia questi ultimi fossero già  stati indicati nel Quadro B, in cui si identificava l’azienda, non ènecessario ripeterli.
àˆ poi richiesto di precisare la data e il luogo di nascita e il domicilio fiscale.

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Quadro B del modello AA9

logo dell\'agenzia delle entrate

Proseguendo la compilazione del Quadro B del modello AA9, l’attenzione si sposta alla seconda sezione, in cui vanno indicati una serie di dati piuttosto eterogenei.

Occorre innanzitutto indicare l’attività  esercitata, identificandola tramite il codice ATECOFIN2007– già  descritto in precedenza – e la descrizione associata a quel codice.

Nel caso di esercizio di pi๠attività , occorre in questa sede indicare solamente l’attività  principale, riconosciuta sulla base del volume d’affari; e poichè stiamo analizzando l’ipotesi di avvio dell’attività , naturalmente il volume d’affari èdel tutto presunto.

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