Reintrodotta mediazione civile obbligatoria

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Il decreto del Fare approvato ormai in via definitiva dal Parlamento dopo la deliberazione della scorso giugno da parte del Governo Letta ha reintrodotto la mediazione civile obbligatoria per quattro anni. Questa èla principale novità  introdotta dal decreto legge n. 69 del 2013 che ha anche attribuito e delineato nell’intero testo di legge un un ruolo specifico e essenziale per l’avvocato.

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Dettagli mediazione obbligatoria sinistri auto

Dettagli mediazione obbligatoria sinistri auto

La riforma della giustizia e, soprattutto, del processo civile e della digitalizzazione di ogni singolo procedimento, provvedimenti finalizzati, come espressamente dichiarato dal legislatore, allo snellimento dei processi ed alla conseguente, benefica, riduzione dei tempi della giustizia italiana, ormai arrivati a livelli decisamente poco concorrenziali, riguarderà , a partire da martedଠ20 marzo 2012, anche e soprattutto il negozio giuridico della mediazione civile che, in particolare, diverrà  obbligatoria anche per i sinistri automobilistici.

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Caratteristiche mediazione obbligatoria condominio

Caratteristiche mediazione obbligatoria condominio

Martedଠ20 marzo 2012, come forse qualcuno già  saprà , sarebbero entrate pienamente in vigore le norme relative alla riforma della giustizia, ed in particolare al processo civile ed alla digitalizzazione della giustizia, grazie all’introduzione, anche alle controversie in materia di condominio e risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, della mediazione civile obbligatoria.

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Mediazione civile obbigatoria, facoltativa e demandata

Dallo scorso 22 marzo èntrata in vigore la cosiddetta mediazione civile obbligatoria. In poche parole si tratta di un procedimento finalizzato ad evitare la causa vera e propria mediante il raggiungimento di un accordo tra le parti litiganti, ovvero tra privati cittadini oppure tra cittadini e imprese.

La mediazione, dunque, èdiventata obbligatoria in merito a tutte le controversie riguardanti determinate materie, pena l’improcedibilità  della domanda giudiziale.

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Mediazione civile, business da un miliardo

Per snellire l’afflusso delle cause civili negli ingolfatissimi tribunali italiani, la recente riforma della procedura civile ha stabilito, per moltissime materie (condominio, affitti, successioni…), l’obbligo di rivolgersi precedentemente ad un soggetto specializzato: il mediatore civile, inserito in appositi organismi di conciliazione.

L’iter, attualmente facoltativo, diverrà  obbligatorio nel marzo prossimo; e, in attesa di quella data, in tutta Italia si cominciano a pensare ai corsi di formazione per mediatori.

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Costi mediatore civile

Quanto costerà  ricorrere al mediatore civile? I contendenti saranno obbligati a pagare in parti uguali un’indennità  a favore dell’organismo di conciliazione.

L’ammontare dell’indennità  sarà  definito in un futuro decreto ministeriale; nel frattempo, sarà  vigente il seguente tariffario provvisorio.

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La riforma sulla mediazione civile (quarta parte)

Chiarite le premesse e il contorno della riforma, entriamo adesso nel cuore della questione analizzando il meccanismo della mediazione civile.

Quando, per obbligatorietà  di legge o per libera scelta di entrambe le parti in lite, si adisce la causa davanti ad un organismo di conciliazione, inizia un procedimento che, complessivamente non puಠmai superare i quattro mesi, sia che si concluda positivamente sia che la controversia si trascini successivamente in tribunale. Facile comprendere quanto i tempi siano quindi straordinariamente rapidi rispetto alla media delle cause civili.

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Riforma sulla mediazione civile (terza parte)

Chi saranno i mediatori? Si tratterà  di organismi a metà  fra il pubblico e il privato. Possono ambire al ruolo di mediatori, innanzitutto, i professionisti iscritti ad albi economico-giuridici (avvocati, notai, commercialisti…) da almeno quindici anni, ma anche i docenti universitari in materie giuridiche e gli ex-magistrati ormai in pensione.

Ma, in teoria, chiunque puಠambire al prestigioso incarico: chi non rientra in una delle ipotesi indicate, infatti, puಠseguire appositi corsi di formazione istituiti dalle università  o altri enti pubblici, o, ancora, da enti privati accreditati.

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Riforma sulla mediazione civile (seconda parte)

due soci che si stringono la mano

Le materie del contendere in cui èinderogabile il ricorso all’organismo di conciliazione sono le seguenti: condominio; locazione; successioni ereditarie; diritti reali (usufrutto, servità¹, enfiteusi ecc.); comodato; patti di famiglia; affitto di aziende; contratti bancari, finanziari e assicurativi; richieste di risarcimento a seguito di danni in campo medico-sanitario.

In tutti gli altri casi, il ricorso alla mediazione civile èinvece una facoltà . Fra gli altri casi, spiccano le cause in materia di lavoro che, fino a ieri, erano invece le uniche in cui il tentativo di conciliazione fosse obbligatorio.

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Riforma sulla mediazione civile (prima parte)

mediazione civile

Non ha ricevuta molta attenzione da parte dei mass-media, ma il decreto legislativo del 28 ottobre scorso che ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto della mediazione civile costituisce probabilmente la principale riforma varata finora dall’attuale maggioranza.

L’impatto sulla vita di cittadini e aziende potrebbe rivelarsi molto elevato. àˆ bene, dunque, analizzare nel dettaglio la riforma, sebbene per il momento essa non sia ancora entrata in vigore: èinfatti stabilito che divenga operativa nel maggio 2011, per dare il tempo agli operatori del settore di preparare il terreno.

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