Lavoro, èboom, ma la metà  èin nero

Complice l’estate cresce l’offerta di lavoro stagionale:  bar, ristoranti, stabilimenti balneari, hotel e villaggi vacanze sono pieni di turisti e arrivano nuove opportunità  di lavoro un po’ per tutti. Ma sei cresciuta l’offerta di lavoro stagionale, con un incremento pari al 10%  in pi๠rispetto allo scorso anno confermando una buona tendenza della stagione ancora in corso, èanche vero che i dati non sono troppo rassicuranti visto che la oltre la metà  dei lavoratori, quasi il 60% èstato impiegato senza contratto o con rapporti irregolari.

E in pratica èboom di lavoro nero come conferma un’indagine condotta dall’Adnkronos sui dati raccolti di  sindacati e associazioni di categoria nelle principali località  turistiche italiane. 

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Accertamento induttivo per le assunzioni illegali

Ormai lo scopo del governo Renzi èchiaro ed èquello di stabilizzare i contratti riducendoli ad un contratto unico a tempo indeterminato e tutele crescenti legate all’anzianità  di servizio. A questo obiettivo si aggiunge quello della lotta alle assunzioni irregolari, per le quali scatta l’accertamento induttivo. Ecco di cosa si tratta. 

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Foto | Johannes Eisele/AFP/Getty Images

Sanzioni lavoro nero

sud italia

La nuova revisione della riforma Fornero sul lavoro ha previsto una serie di nuove sanzioni nei confronti dei datori di lavoro che assumono irregolarmente. Il requisito fondamentale per procedere alla sanzione èrappresentato dall’assenza di comunicazione preventiva di assunzione al Centro per l’impiego da parte dell’azienda stessa.

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Foto | Marty Melville/Getty Images News/Getty Images

Revisione legge sul lavoro

licenziamento

Il Governo Letta èfinalmente riuscito ad approvare in via definitiva il noto decreto lavoro, che nelle intenzioni dello stesso esecutivo avrà  il compito di stimolare l’occupazione e favorire le assunzioni da parte delle imprese, che come proprio riferଠalcune settimane fa lo stesso Premier non hanno pi๠scuse per non assumere ed aumentare il numero dell’organico.

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Sanzione per lavoro occasionale accessorio in nero

lavoro-nero

Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, guidato dal nuovo ministro Giovannini, ex presidente dell’Istat, ha chiarito una vicenda che era stata sollevata della Direzione Territoriale del Lavoro di Modena. Il problema era inerente  alla applicazione della nuova normativa che prevede l’applicazione di sanzioni di importo molto elevato per coloro che svolgono lavoro in nero mascherato sotto la tipologia di prestazioni di lavoro occasionale accessorio. 

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Lavoro nero in Calabria

La piaga del lavoro nero à¨, quasi superfluo ripeterlo, diffusissima nel nostro Paese. Si stima che attualmente in Italia lavorino circa 640.000 persone (secondo gli studi di Confartigianato) senza essere iscritte agli enti previdenziali e assistenziali. Anche per le casse dello Stato, il danno ènorme.

La situazione èandata peggiorando negli ultimi due anni, a causa dell’arrivo della crisi globale. Molte aziende, per non chiudere, hanno dovuto lesinare sul costo del lavoro, ponendo spesso gli occupati a dover scegliere se essere licenziati (o non assunti) oppure lavorare in nero. E, non di rado, i lavoratori irregolari altri non sono che proprio ex-imprenditori che hanno dovuto chiudere i battenti a causa della crisi.

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Disoccupazione in crescita a luglio

La grande crisi ha prodotto effetti non solo in termini di riduzione della produzione e di difficoltà  di tenuta dei conti pubblici, ma anche nel già  difficile campo dell’occupazione.

In effetti, se qua e là  si colgono segnali sempre pi๠frequenti di una, sia pur cauta, ripresa delle aziende, dal punto di vista degli occupati l’Italia resta in una situazione pesante.

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Lavoro nero, flessibilità  nelle sanzioni

Le attuali norme sul lavoro nero, peraltro piuttosto recenti (risalgono al 2006), stanno per subire una sferzata di novità . Il legislatore, infatti, ha pensato bene di intervenire su una serie di punti in cui la vigente normativa risulta migliorabile.

Le direttrici perseguite dalla riforma sono sostanzialmente tre.

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Sanzioni lavoro nero

cantiere edile

Nell’articolo precedente abbiamo affrontato le ipotesi in cui, per rischi alla sicurezza sul lavoro o lavoro nero, puಠessere disposta la chiusura di un cantiere, chiarendo che per ottenere la revoca del provvedimento occorre, fra le altre cose, pagare una multa di 1.500 o 2.500 euro.

Il dazio da pagare per ottenere la riapertura del cantiere, tuttavia, èsolo aggiuntiva e di entità  molto minore rispetto alle sanzioni che comunque si applicano in tutti i casi di impiego di lavoratori irregolari, nei cantieri o altrove.

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Chiusura cantiere edile per lavoro nero

sicurezza lavoro edilizia

Il fenomeno delle “morti bianche” e l’impiego di lavoratori non denunciati e assicurati (il cosiddetto “lavoro nero”) sono stati oggetto negli anni di norme sempre pi๠severe, anche per la crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Con la circolare n. 33, il ministero del Welfare ha richiamato il quadro sanzionatorio oggi vigente, rivolgendo principalmente l’attenzione al settore edilizio, dove illeciti e rischi sono pi๠presenti come visto anche nel Testo Unico sulla Sicurezza Lavoro.

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Lavoro nero Italia

Da un’indagine effettuata di ISFOL (Istituto per la Formazione dei Lavoratori) risulta che il 64% delle donne in Italia lavora senza un contratto.
E’ quanto emerge da un convegno sulle pari opportunità  organizzato dal Ministerro del Lavoro.

Secondo l’indagine, i casi di lavoro nero per le lavoratrici, presenti soprattutto al Nord, superano di gran lunga quelli in cui il contratto non viene rispettato (28% dei casi).

Dalle interviste èmerso inoltre che il 44% delle donne accetta un’occupazione totalmente o parzialmente irregolare per “l’impossibilità  di trovare un lavoro regolare“.

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