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I Comuni aumentano l’aliquota IMU per le imprese

I Comuni aumentano l'aliquota IMU per le imprese

Pessime notizie per tutti i titolari d’impresa giacchè, come forse saprete, moltissimi Comuni italiani starebbero proprio in queste ore decidendo di aumentare l’aliquota IMU sugli immobili di impresa cosଠche quest’ultima, dall’attuale valore dello 0,76%, arrivi a toccare il massimo valore possibile che, come certamente noto, sarebbe equivalente addirittura all’1,06%.

RAVVEDIMENTO OPEROSO MANCATA PRESENTAZIONE DICHIARAZIONE IMU

Nonostante la decisione finale dovrà  essere presa dai Comuni italiani entro e non oltre mercoledଠ31 ottobre 2012 sembrerebbe essere ormai appurato quanto poc’anzi affermato e, anzi, vi sarebbe oggi da ribadire che moltissimi Comuni italiani avrebbero già  portato l’aliquota IMU sugli immobili di impresa allo 0,95%.

ACCERTAMENTO MANCATA PRESENTAZIONE DICHIARAZIONE IMU

Sembrerebbe ormai certo, dunque, che i Comuni abbiano deciso di non appesantire eccessivamente le famiglie italiane, mantenendo ove possibile le aliquote IMU sulla prima casa ai minimi valori consentiti dalla normativa, rivalendosi perà², d’altro canto e come ci si potrebbe attendere, sui proprietari di seconde case, specie nel caso in cui queste ultime siano sfitte o affittate a canoni non concordati e, naturalmente, sulle imprese italiane.

RAVVEDIMENTO OPEROSO RITARDATO VERSAMENTO IMPOSTA MUNICIPALE UNICA

Non mancano, comunque, le agevolazioni per moltissime realtà  imprenditoriali italiane.

Il 9,3% dei Comuni italiani, stando a quanto avrebbero avuto modo di appurare gli esperti de Il Sole 24 Ore, avrebbero deciso, a titoli puramente esemplificativo, di abbassare l’aliquota IMU, portandola allo 0,5%, su tutti i capannoni, i negozi ed i laboratori direttamente gestiti dal titolare di impresa.

Il Comune di Venezia, altro esempio oltre modo significativo, avrebbe invece deciso di non modificare l’aliquota IMU, mantenendola dunque intatta allo 0,76%, per tutte quelle imprese che, durante l’anno solare di riferimento, provvedano ad assumere, a tempo indeterminato, uno o pi๠dipendenti di età  inferiore ai 30 anni o di età  superiore ai 50 anni.

Agevolate, poi, saranno anche le nuove imprese, per le quali l’aliquota IMU verrà  portata allo 0,43%, le botteghe storiche e tutte quelle realtà  che provvederanno ad assumere apprendisti piuttosto che ricercatori.