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Contratti di locazione, i codici tributo per la registrazione e il versamento dell’imposta di registro

Dicembre èuno dei mesi pi๠impegnativi da un punto di vista fiscale e si apre il 3 dicembre con la scadenza prevista del versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto che sono stati stipulati dal  1 novembre 2018, rinnovati tacitamente con decorrenza dal 01/11/2018

Sono tenuti al versamento, le parti contraenti di contratti di locazione e affitto che non abbiano optato per il regime della “cedolare secca”. 

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Il versamento deve essere effettuato con il modello “F24 versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE). 

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Imposta di registro per modifica contratto anche con cedolare secca

Qualora le parti contraenti di un contratto di locazione abbiano concordato una modifica del contratto stesso, ad esempio stabilendo una riduzione del canone di locazione, e desiderino registrare tale modifica, essi sono chiamati al versamento dell’imposta di registro anche nel caso in cui per tale contratto di affitto sia stata scelta l’opzione della cedolare secca.

Tale obbligo deriva dal fatto che la modificazione dell’accordo, determinando la riduzione della base imponibile, non comporta alcun obbligo di registrazione, semplicemente serve a dare a tale modifica data certa nei confronti di soggetti terzi. In quest’ottica, dunque, l’imposta di registro èda considerare come una sorta di corrispettivo per un servizio che viene chiesto volontariamente all’Agenzia delle Entrate.

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Imposta di registro sulla cessione di impianti radiotelevisivi

imposta di registro

La cessione di impianti radiotelevisivi, quando non abbia per oggetto unicamente le attrezzature ma comprenda anche altri beni quali marchi, brevetti, frequenze, si configura come cessione d’azienda (o di ramo d’azienda), e come tale non èsoggetta ad IVA ma sconta l’imposta proporzionale di registro. Inversamente, la cessione delle sole attrezzature, qualificandosi come cessione di beni, èrilevante ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.

Questo il principale chiarimento contenuto nella risoluzione n.33/E del 10 aprile 2012, con cui l’Agenzia delle Entrate ha inteso illustrare le novità  introdotte dall’articolo 40, comma 9-bis, del decreto “Salva Italia” (D.L. 201/2011) che ha integrato, inserendovi il comma 7-bis, l’articolo 27 del “Testo unico della radiotelevisione” (DLgs n. 177/2005).

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Agevolazioni prima casa anche per immobili in usucapione

agevolazioni per immobili in usucapione

Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa sono usufruibili anche per immobili acquisiti con sentenza dichiarativa di usucapione emessa dall’autorità  giudiziaria ordinaria, a condizione che essi siano adibiti a prima abitazione e limitatamente all’imposta di registro, escludendo dunque i benefici relativi all’imposta ipotecaria e a quella catastale. Questo, sinteticamente, il contenuto della risoluzione n. 25/E datata 20 marzo 2012 dell’Agenzia delle Entrate, che va cosଠad allinearsi con alcune pronunce (sentenze n. 29371 del 16 dicembre 2008 e n. 581 del 15 gennaio 2010) della Corte Suprema di Cassazione.

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Credito d’imposta per riacquisto della prima casa

Fra le svariate agevolazioni fiscali previste dal nostro ordinamento per favorire l’acquisto di abitazioni da destinare a prima casa, una delle pi๠importanti assume la forma del credito d’imposta.

Come già  chiarito, se l’acquisto èsoggetto ad IVA occorre pagare l’imposta di registro in maniera residuale, con l’importo fisso di 168 euro; se invece l’operazione èsente o esclusa dall’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di registro si calcola moltiplicando l’aliquota del 3% per la base imponibile, costituita dal valore di mercato del fabbricato.

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Abitazioni: base imponibile delle imposte indirette

Come spiegato nell’articolo precedente, quando non si applica la misura fissa di 168 euro l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e le imposte catastali versate in occasione della cessione di immobili sono determinate moltiplicando l’aliquota del caso per il corrispettivo della cessione.

In realtà , questo non èdel tutto corretto: la base imponibile di tali tributi, infatti, ècostituita dal valore di mercato del bene in questione.

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Imposte acquisto immobile

Quando si acquista un immobile, occorre conoscere l’ammontare dei tributi da versare allo Stato: il loro peso, infatti, puಠessere tale da influenzare la scelta dell’immobile in forma decisiva.

I tributi che entrano in gioco si dividono in due gruppi: l’IVA da un lato e le imposte di registro, ipotecaria e catastale dall’altro. Il loro ammontare, comunque, varia nettamente se èpossibile godere delle agevolazioni sulla prima casa oppure no.

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Imposta Municipale Propria

Nelle scorse settimane girava la voce dell’utilizzo dell’acronimo IMU (Imposta Municipale Unica), ma alla fine èprevalso l’impiego di “propria” come terza parola, e dunque IMP come sigla che dovremo tutti imparare, sebbene non immediatamente.

La nuova imposta, infatti, decollerà  solo nel 2014. Se non altro i Comuni italiani avranno tutto il tempo di prepararsi, dato che il gettito sarà  diretto a loro e sempre loro saranno tutte le competenze in maniera di riscossione e accertamento.

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Agevolazioni prima casa

Chi acquista un fabbricato da destinare a dimora abituale (la “prima casa”) ha diritto ad alcune agevolazioni fiscali, a partire dall’imposta di registro, abbattuta in maniera decisiva; l’agevolazione si estende anche alle relative pertinenze.

Fra i requisiti richiesti, occorre che l’immobile acquistato non sia di lusso, che non si disponga di un’altra abitazione acquistata con le medesime agevolazioni, che la residenza sia trasferita nella casa in questione entro diciotto mesi dall’acquisto e che essa non sia venduta nei cinque anni successivi, a meno di non procurarsi un’altra “prima casa” nei dodici mesi successivi.

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Vendite immobiliari, 30% di evasione

La Guardia di Finanza ha diffuso i dati dell’operazione “Domus”, che ha cercato di far luce su un notissimo fenomeno di evasione fiscale: le compravendite di immobili per importi dichiarati molto inferiori al valore reale. Secondo la relazione delle Fiamme Gialle, almeno il 30% delle cessioni èin odore di evasione fiscale.

Il problema nasce dall’incrocio di pi๠imposte che gravano su queste cessioni. L’atto notarile richiede il versamento dell’imposta di registro, della ipotecaria e della catastale, mentre sulla cessione, in alcuni casi (soprattutto nell’ipotesi di fabbricati di nuova costruzione), si deve applicare l’IVA.

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Imposte dirette e imposte indirette

pagamento delle tasse

La Costituzione stabilisce che tutti devono concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità  contributiva: in parole povere, chi ha di pi๠versa di pià¹.

In realtà , fra le varie categorie di tributi, solo le imposte riescono a riflettere la capacità  contributiva dell’individuo o dell’ente. Il gettito delle imposte, perà², supera in misura schiacciante quello delle tasse e degli altri tributi, e quindi il precetto costituzionale si puಠritenere sostanzialmente rispettato.

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Incentivo alla piccola proprietà  contadina in scomparsa

sostegno impresa agricola

Nel 1954, nel pieno della riforma agraria, il Parlamento emanಠla legge n. 604, che prevedeva un sostegno fiscale dei piccoli coltivatori diretti, all’epoca una classe sociale estremamente fragile e bisognosa di tutela.

La legge prevedeva, in particolare, un sostegno significativo per favorire l’incremento delle terre di proprietà  dei piccoli contadini: le imposte ipotecarie e di registro legate al passaggio di titolarità  non si calcolavano in misura percentuale sul valore attribuito alle terre acquistate, bensଠsi applicavano in misura fissa (oggi pari a 168 euro), indipendentemente dalle dimensioni dei terreni, mentre l’imposta catastale si applicava con l’aliquota agevolata dell’1%.

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