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Conti dormienti, ultimi giorni per sbloccarli

Ultima chiamata per i conti dormienti: c’ tempo ancora fino al 1 novembre per poter salvare i cosiddetti conti dormienti. Dopo il 1 novembre non sarà  pi๠possibile per i proprietari o per i propri eredi poterli reclamare e verranno automaticamente  incamerati nella casse dello Stato. 

Sui conti dello Stato potrebbero essere accreditati circa 600 milioni di euro in tutta Italia visto che poco meno di 50 conti dormienti sono stati reclamati e sono stati sbloccati dagli intestatati o dai loro eredi. 

“A partire da novembre 2018 inizieranno a scadere i termini per l’esigibilità  delle somme relative ai primi conti dormienti affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nel novembre 2008” aveva informato qualche tempo fa il Ministero dell’Economia e delle Finanze. I fondi dormienti sono somme di carattere bancario o finanziario di importo non inferiore a 100 euro e che non sono stati movimentati per un lasso di tempo ininterrotto di 10 anni dall’intestatario o dai suoi eredi. 

Di fatto di tratta di somme che non sono state movimentate per 20 anni visto che la prescrizione si applica una volta che siano trascorsi 10 anni da quando le somme sono state precedentemente movimentate per altri 10 anni e sono state trasferite al Fondo. 

Rientrano nei fondi dormienti i depositi di denaro, i conti correnti bancari e postali, i libretti di risparmio bancari o postali, ma anche azioni, obbligazioni, certificati di deposito, fondi d’investimento, assegni circolari. 

Ma che cosa fare concretamente per sbloccarli? Innanzitutto èbene effettuare una verifica sull’esistenza o meno che ci siano fondi dormienti intestati a proprio nome o a nome di familiari i cui possiamo essere eredi. La lista dei fondi dormienti èdisponibile sul sito del Ministero (direttamente qui) oppure sul sito Consap che indica anche le modalità  di richiesta di rimborso. 

 

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