Conciliare il lavoro con la famiglia

Rispetto al passato sono sempre di pi๠in Italia le famiglie dove entrambi i coniugi lavorano. Questo, in presenza di bambini, comporta non poche difficoltà  riguardo alla conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della famiglia; il fattore cruciale, nel caso in cui ad esempio non si puಠfare affidamento sulla disponibilità  dei nonni a tenere i bambini, èdato dai costi da sostenere per la badante e/o la babysitter, con la conseguenza che mensilmente il reddito familiare complessivo spendibile si riduce.

Il tenore di vita della famiglia poi ne risente ancor di pi๠quando la casa non èdi proprietà  e c’èl’affitto da pagare ogni mese. Di conseguenza, quando possibile, ed avendo il budget, spesso le Regioni pianificano degli stanziamenti a favore delle famiglie sul territorio proprio per dare sostegno economico alle politiche di conciliazione.

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Bando conciliazione vita-lavoro nella Regione Lombardia

A favore delle piccole e medie imprese della Regione Lombardia, attraverso un Bando che scade il 15 ottobre del 2011, ci sono complessivamente ben cinque milioni di euro per andare a finanziare per i dipendenti i progetti di conciliazione dei tempi di vita con quelli del lavoro.

Possono presentare la domanda, visionabile e scaricabile dal sito Internet della Regione Lombardia, ma anche da quello del Comune di Milano, le PMI regolarmente iscritte al Registro Imprese, e che sono allo stesso modo in regola con il pagamento dei diritti camerali della Camera di Commercio di appartenenza. Occorre inoltre avere la sede legale ed operativa sul territorio della Regione Lombardia, ed essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali, assicurativi ed assistenziali ai fini Inps ed Inail.

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Finanziamento progetti conciliazione vita e lavoro 2011

Per il finanziamento dei progetti di conciliazione tra famiglia e lavoro previsti dall’articolo 9 della legge n. 53/2000 il governo ha stanziato per il 2011 una somma di denaro pari a 15 milioni di euro.

Gli interventi per i quali possono essere richiesti tali contributi sono diversi, si parte da progetti che consentono una maggiore flessibilità  dell’orario di lavoro, in modo tale da permettere ai lavoratori di conciliare meglio lavoro e vita privata, alle azioni volte a favorire il rientro di un lavoratore al termine di un periodo di congedo piuttosto lungo, fino ad arrivare a fornire nuovi servizi ai dipendenti in modo tale da aiutarli a conciliare meglio il lavoro con gli impegni quotidiani legati alla propria famiglia.

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