Sentenza sulla deducibilità  delle perdite su crediti

La perdita su crediti avviene quando un’impresa non puಠrecuperare, totalmente o parzialmente, gli importi dovuti da un terzo per insolvenza di quest’ultimo; costituisce dunque un costo che incide negativamente sul reddito.

Dal punto di vista fiscale, perà², il legislatore vuole evitare facili abusi che abbatterebbero il reddito imponibile e stabilisce che le perdite su crediti siano deducibili solamente quando risultano da fatti certi e precisi: l’insolvenza del debitore, dunque, non deve essere semplicemente dichiarata dal creditore, ma deve essere dimostrata. Solo qualora il debitore sia assoggettato a fallimento o altra procedura concorsuale la sua insolvenza si ritiene automaticamente dimostrata.

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Pignoramento presso terzi, sessanta giorni per opporsi

Fra i poteri riconosciuti ad Equitalia, la società  pubblica incaricata di riscuotere i crediti vantati dall’Erario e dagli enti previdenziali verso i contribuenti pi๠riottosi, c’ anche la possibilità  di agire nei confronti dei terzi soggetti.

Se infatti Tizio èdebitore verso l’Erario per tasse non pagate e Caio deve delle somme a Tizio per altri motivi, Equitalia puಠanche farsi avanti presso Caio e imporre a quest’ultimo di versarle gli importi destinati al suo creditore. La soluzione viene adottata soprattutto quando gli importi dovuti da Tizio sono ingenti e il patrimonio a lui intestato èmodesto.

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Solleciti di pagamento

ingiunzione-di-pagamento

Emettere una fattura non significa incassarla immediatamente; essere dipendente non significa vedersi accreditato ogni mese puntualmente lo stipendio; affittare una casa non significa che l’inquilino versi sempre il canone.

La crisi attualmente in corso ha accentuato un fenomeno in realtà  sempre esistito, e che presumibilmente sempre esisterà : quello dei debitori che, per un qualunque motivo, non pagano quanto dovuto.

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