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Bollette telefoniche, si torna alla tariffazione con cadenza mensile

Bollette telefoniche: addio alla fatturazione di 28 giorni, ogni quattro settimane, si torna alla fatturazione mensile di 30 giorni. Come previsto  dalla legge n. 172/17 del 4 dicembre 2017, entro il mese di aprile le compagnie telefoniche dovranno adeguarsi rispettando le nuove nuove disposizioni, ma di fatto, èbeffa per i consumatori.

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La spesa complessiva attuale infatti non subirà  alcuna variazione e in sostanza la tredicesima mensilità  verrà  spalmate sulle dodici mensilità  ripristinate anche se l’importo annuale resterà  lo stesso: confermato insomma l’aumento del costo annuale dell’8,5% che i consumatori si ritroveranno a dover sostenere. 

Gli operatori hanno già  annunciato le nuove regole che entreranno in vigore nelle prossime settimane: Tim rientrerà  nella fatturazione mensile a partire dal 5 marzo 2018, Wind e Vodafone informano che il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi verrà  addebitato su base mensile e la fatturazione avverrà  con cadenza bimestrale a partire dal dal 5 aprile 2018. 

E visto che la spesa resta la stessa (e che spesso i minuti a disposizione diminuiscono come accade nel caso di Vodafone)  c’ la possibilità  di poter recedere dal contratto telefonico senza penali, rispettando le modalità  indette dalle compagnie telefoniche.

Tim informa che ogni cliente “ha la facoltà  di recedere senza penali nè costi di disattivazione entro il 4 marzo 2018 anche tramite passaggio con portabilità  ad altro gestore”.

I clienti Vodafone potranno recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza penali entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione sulle modifiche di fatturazione, ma dovranno specificare come causale del recesso “modifica delle condizioni contrattuali”.

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