Correzione fatture con Iva al 20% anzichè 21%

A partire dal 17 settembre l’Iva èstata incrementata di un punto percentuale passando cosଠdal 20% al 21%. Le fatture emesse a partire dal 17 settembre scorso, dunque, devono essere emesse con l’aliquota al 21%. Ma come fare nel caso in cui èstata erroneamente emessa una fattura applicando la vecchia aliquota al 20%?

In questo caso ènecessario correggere l’errore emettendo una nuova fattura in cui viene indicato un addebito a carico del cliente consistente nella sola maggiore imposta.

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Che cos’èuna nota di debito

In alcuni casi puಠaccadere che dopo aver emesso una fattura sia necessario apportare una modifica. In tal caso ènecessario distinguere a seconda del caso in cui la modifica consiste in un incremento o in una riduzione dell’importo indicato nella fattura stessa.

Nel caso in cui la modifica da apportare riguarda un incremento il soggetto che ha emesso la fattura deve emettere una nota di debito (anche detta fattura integrativa), ossia un documento mediante il quale verranno integrati gli importi indicati nella fattura, in caso contrario dovrà  essere emessa una nota di credito.

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Che cos’èuna nota di accredito (nota di credito)

Nel caso in cui dopo l’emissione di una fattura viene meno completamente o soltanto in parte l’operazione per la quale èstata emessa, oppure si verifica una diminuzione del prezzo o dell’imponibile Iva, il soggetto che ha emesso fattura puಠeffettuare la variazione dovuta mediante una cosiddetta nota di accredito.

L’emissione di una nota di accredito, tuttavia, èpossibile solo nelle ipotesi espressamente previste dalla normativa di riferimento, ovvero: dichiarazione di nullità  del contratto, annullamento, revoca, risoluzione o rescissione del contratto stesso; mancato pagamento in tutto o in parte di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose; applicazione di abbuoni o sconti.

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