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Studi di settore, nessun controllo tra ravvedimento e dialogo

L’Amministrazione finanziaria dà  sempre un’opportunità  ai contribuenti, anche a quelli che sbagliano, di pagare il dovuto beneficiando di sanzioni ridotte. Naturalmente questo “regime di favore” èappannaggio delle imprese che sanno dialogare con l’amministrazione e sanno/vogliono sfruttare il ravvedimento. 

In particolare, l’Agenzia ripone nel “cassetto fiscale” dell’interessato (a cui puಠaccedere anche l’eventuale intermediario delegato):

  • l’invito a presentare i modelli degli studi, se il contribuente, pur obbligato, non vi ha provveduto
  • i modelli trasmessi
  • l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici previsti tra i quadri contabili di Unico e i dati degli studi
  • le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario, tramite la specifica procedura, per comunicare eventuali giustificazioni in merito a situazioni di non congruità , non normalità  e/o non coerenza o per fornire dettagli sulle cause di esclusione o di inapplicabilità 
  • le comunicazioni di anomalie rilevate dall’Agenzia analizzando i dati dichiarati ai fini degli studi o le altre fonti informative disponibili
  • le risposte inviate dal contribuente relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati
  • le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore (queste sono pubblicate sul sito internet dell’Agenzia, consultabili liberamente e gratuitamente)
  • il prospetto su base pluriennale dell’andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi applicati
  • il documento di sintesi dell’esito dell’applicazione degli studi sulla base dell’ultima versione di Gerico, comprensivo del posizionamento degli indicatori di coerenza e di normalità  e dell’indicazione sull’accesso al regime premiale.

In caso di comunicazioni di anomalie, se non èstato delegato alcun intermediario, l’Agenzia avvisa dell’avvenuto aggiornamento del “cassetto” tramite gli indirizzi di posta elettronica certificata attivati dai contribuenti. A quelli abilitati ai servizi telematici recapita un avviso personalizzato nell’area autenticata e invia, ai riferimenti dagli stessi indicati, un messaggio di posta elettronica o un sms. Le stesse informazioni sono messe a disposizione anche della Guardia di finanza.

Tutte queste informazioni sono riportate da FiscoOggi, la rivista telematica dell’Erario che spiega ancora:

I contribuenti interessati da comunicazioni di anomalie o da situazioni di non congruità , non normalità  e/o non coerenza o, ancora, da cause di esclusione o inapplicabilità , possono fornire – anche tramite intermediario delegato – chiarimenti e precisazioni, utilizzando gli appositi software disponibili sul sito delle Entrate.
Inoltre, anche alla luce degli elementi e delle informazioni rese note dall’Agenzia, possono decidere di rimediare a eventuali errori e omissioni avvalendosi del rinnovato istituto del ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione delle sanzioni, modulata in base alla tempestività  della correzione (articolo 1, comma 637, legge 190/2014).