Foto | Marty Melville/Getty Images News/Getty Images

Reversibilità  pensioni d’oro

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A livello nazionale il dibattito politico si èacceso inerente il tema pensioni. Il Governo Letta, nella figura del ministro del Lavoro Giovannini ha infatti parlato e manifestato le proprie intenzioni di ritoccare la riforma Fornero, in modo da favorire il raggiungimento della pensione a chi èmolto vicino, introducendo una serie di riduzioni in caso di pensione anticipata e di incentivi per chi decide di continuare a lavorare.

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Contributo di solidarietà  pensioni e redditi alti legge di stabilità  2014

"Georges Gobet/AFP/Getty Images"
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Dalla legge di stabilità  emerge un provvedimento fortemente voluto da diverse forze politiche, ma che non era mai stato approvato. Leggendo il testo ufficiale si scopre l’introduzione di un doppio contributo di solidarietà  che sarà  applicato sia sulle pensioni, sia sui redditi alti. Un cammino tortuoso quello di questo provvedimento dopo che era stato dichiarato il contributo di solidarietà  illegittimo secondo la Consulta.

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Contributo di solidarietà  commercialisti non eliminato

Renzo Guffanti, presidente della cassa di previdenza dei dottori commercialisti, ha fatto sapere che il contributo di solidarietà  nei confronti dei pensionati continuerà  ad essere applicato.

La precisazione èarrivata a seguito della sentenza n. 2750/2013 pronunciata dalla Corte di Cassazione, che ha dichiarato illegittima la norma contenuta nella Legge Finanziaria del 2007 e che prevede appunto il prelievo di un contributo di solidarietà  a carico dei commercialisti in pensione a partire dal 1° gennaio 2007.

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Contributo di solidarietà  commercialisti illegittimo

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 2750/2013 ha dichiarato illegittima la norma contenuta nella Finanziaria 2007 che prevede il prelievo di un contributo di solidarietà  a carico dei commercialisti in pensione a partire dal 1° gennaio 2007, ne deriva quindi che i soggetti interessati possono procedere con la richiesta di rimborso al fine di ottenere la restituzione delle somme eventualmente versate in osservanza di tale norma.

L’unico ostacolo a tale rimborso potrebbe arrivare dall’eventuale decisione della cassa di previdenza di proseguire sulla via del contenzioso al fine di vedersi riconosciuto il diritto ad applicare la suddetta ritenuta, pretesa che tra le altre cose era stata accordata dalla sentenza di primo grado.

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Calcolo e versamento contributo di solidarietà 

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 4/E del 28 febbraio ha fornito le prime istruzioni in merito al cosiddetto contributo di solidarietà , ossia una nuova forma di tassazione in forza della quale i soggetti tenuti al pagamento dell’Irpef e che hanno un reddito superiore a 300.000 euro annui lordi sono soggetti ad un prelievo nella misura del 3% applicato sulla parte di reddito eccedente tale soglia.

In merito a tale contributo, in particolare, la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito anzitutto che la base imponibili su cui viene calcolato èdiversa dalla base imponibile Irpef, in quanto quest’ultima viene determinata al netto egli oneri deducibili, mentre nel caso del contributo di solidarietà  viene determinata al lordo di tali oneri.

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Codici tributo contributo di solidarietà 

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 4/E del 9 gennaio 2012 ha fornito i codici tributo che dovranno essere utilizzati dai sostituti d’imposta per il versamento del cosiddetto contributo di solidarietà , ovvero un tributo introdotto dalla manovra-bis di Ferragosto e che prevede una tassazione del 3% sulla parte di reddito eccedente i 300.000 euro.

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Mini patrimoniale varata dal governo Monti

La tanto discussa e temuta mini patrimoniale èstata varata dal premier Mario Monti, che in veste di ministro dell’Economia e delle Finanze ha firmato il decreto di attuazione della manovra di solidarietà  predisposta da Giulio Tremonti.

Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 novembre, non apporta alcuna novità  alla misura predisposta dal governo Berlusconi, semplicemente definisce le modalità  di attuazione del cosiddetto contributo di solidarietà , consistente in un prelievo del 3% sui redditi superiori a 300.000 euro.

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