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Regime fiscale società  tra professionisti

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L’entrata in vigore del regolamento ministeriale che, in attuazione della Legge 183/2011, ha indicato gli adempimenti necessari per la costituzione delle cosiddette società  tra professionisti (Stp), ha reso particolarmente urgente la definizione del trattamento fiscale dei redditi derivanti da tale tipologia societaria.

Al riguardo l’orientamento dell’Agenzia delle Entrate, che sarà  ufficializzato nel corso dei prossimi giorni attraverso apposita risoluzione, sarebbe quello di qualificare come reddito da lavoro autonomo l’utile prodotto dalle Stp e diviso tra i soci professionisti, con conseguente pagamento dei contributi previdenziali soggettivi alla cassa di previdenza.


Bisognerà  invece distinguere a seconda dei casi specifici per la quota di utile incassata dall’eventuale socio non professionista, in particolare se si tratta di un soggetto non imprenditore si resterà  nel campo del lavoro autonomo, con applicazione dell’Irpef, mentre per il socio imprenditore, l’utile ottenuto dalla partecipazione nella Stp si cumulerà  al proprio reddito d’impresa.

Infine, la fattura emessa dalla Stp sarà  gravata dal contributo integrativo del 4% a carico del cliente, che una volta incassato andrà  versato alla cassa di previdenza di categoria, mentre i compensi saranno soggetti alla ritenuta d’acconto del 20%.

Per quanto riguarda la costituzione delle società  tra professionisti, tra gli adempimenti obbligatori figura l’iscrizione presso il registro delle imprese come impresa inattiva, l’iscrizione presso l’albo di appartenenza e l’iscrizione nell’apposita sezione del registro delle imprese.