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La CIG conta quasi un miliardo di ore nel 2014

Anche il 2014 si èdimostrato un anno critico per il lavoro che non ha portato a miglioramenti significativi sul fronte dell’occupazione. Arrivano anzi gli ultimi dati elaborati dalla Cgil sulla realtà  della disoccupazione e della cassa integrazione guadagni, la CIG, ammortizzatore sociale oggi molto utilizzato, per la quale nel 2014 sono state utilizzate oltre 715 milioni di ore. 

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Sindacati – In arrivo un autunno di scioperi e manifestazioni per il lavoro

Per l’Italia si prospetta un autunno denso di iniziative sindacali. Lo prospettano infatti i sindacati, che dopo le ultime decisioni del governo hanno promesso mobilitazioni in molti settori. Pi๠di recente, inoltre, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha annunciato che nel mese di ottobre ci sarà  una manifestazione nazionale per far conoscere le condizioni del lavoro in Italia. 

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La CGIL ricorre alla Commissione Europea contro la Riforma del lavoro

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Solo da alcuni mesi èstata presentata la nuova Riforma del Lavoro, quella presentata dal Ministro Giuliano Poletti, che va a modificare alcuni punti già  discussi all’interno della precedente riforma, voluta dalla Fornero, tutt’ora in vigore sotto molti aspetti. Ma all’interno della legge 78 èstato inserito anche un punto che non ha affatto incontrato l’approvazione delle organizzazioni sindacali e della CGIL in particolare, che ha presentato una denuncia alla Commissione Europea. 

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Livello occupazionale pre-crisi nel 2076

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Il nuovo studio effettuato dalla CGIL lancia dati allarmanti sulla difficile situazione economica ed occupazionale italiana. L’ufficio economico della CGIL ha infatti stimato che i livelli occupazionali raggiunti dall’Italia nel 2007, anno precedente alla prima delle due crisi che hanno colpito il Vecchio Continente, verranno raggiunti solamente fra 63 anni, ovvero nel 2076. Dati che seguono l’allarmante notizia sulla diminuzione delle assunzioni nel secondo trimestre 2013.

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Articolo 8 manovra finanziaria bis 2011

In sede di contrattazione tra impresa e lavoratori, in Italia èpossibile derogare ai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) attraverso apposite intese stipulate con i Sindacati. E’ questo, in estrema sintesi, quanto prevede l’articolo 8 della manovra finanziaria bis 2011, quella dello scorso ferragosto per intenderci.

Trattasi di una grossa novità  ben accolta dalle Associazioni delle imprese, con la Confindustria in testa, ma che non ha entusiasmato la Cgil, che in merito già  da parecchi giorni ha annunciato, oltre ad una forte opposizione, anche una mobilitazione che prosegue anche dopo il recente sciopero generale dei lavoratori.

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Confindustria propone nuovi contratti aziendali

Confindustria ha proposto di rendere validi tutti i contratti aziendali che sono approvati dalla maggioranza dei lavoratori, in sostituzione di quelli nazionali di categoria validi per il settore industriale. In questo modo, secondo la proposta di Confidustria, le imprese acquisirebbero una piena indipendenza, ed inoltre questi contratti diventerebbero vincolanti per tutte le Sigle sindacali.

L’obiettivo quindi èdi giungere ad una legge che dovrà  poi essere approvata dal Parlamento.Ovviamente una tale proposta non poteva scatenare che una sfilza di polemiche, soprattutto tra i vertici di Confindustria e le Unioni Sindacali.

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I sindacati puntano ai piccoli professionisti

In questo periodo, i grandi sindacati confederali stanno studiando il modo in cui avvicinare un nuovo e vastissimo “mercato”: quella dei lavoratori autonomi di piccole dimensioni. Sono infatti ormai milioni, in Italia, coloro che hanno aperto partita IVA non per autentica convinzione bensଠspinti dalla necessità .

Le aziende e gli stessi grandi studi professionali hanno compreso da tempo che pagare un professionista èmolto pi๠conveniente rispetto all’assunzione di un dipendente: contributi previdenziali modestissimi (2% o 4% sull’onorario, secondo i casi) e nessun problema a dismettere il lavoratore quando viene il momento di tagliare i costi.

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Stipendi dopo il rinnovo dei contratti di lavoro

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Due giorni fa èstato firmato l’accordo sulla riforma dei modelli contrattuali dove hanno firmato il governo, la confindustria e i sindacati CISL e UIL.

La CGIL, come già  detto, ha partecipato alla riunione senza perಠfirmare l’accordo. Guglielmo Epifani ha in pi๠occasioni espletato le proprie critiche a questo nuovo modello contrattuale che avrà  la durata di 3 anni e avrà  un aumento del salario in proporzione all’aumento della produttività  dell’azienda.

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Riforma del modello contrattuale

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Firmata oggi l’intesa sui nuovi contratti di lavoro tra governo e Confindustria, sindacati, ma senza la CGIL che ha presenziato alla riunione senza perಠfirmare l’accordo.

Tra i sindacati che hanno firmato c’erano CISL e UIL. Durante tutto il periodo di 7 mesi nei quali saranno necessari continui colloqui e trattative per il rinnovo dei contratti sarà  vietato scioperare.

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Sicurezza sul lavoro, pene meno aspre

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Il Consiglio dei Ministri ha licenziato in prima lettura il testo di riforma in materia di sicurezza sul lavoro. La famosa legge 626 del 1994, infatti, fu sostituita da una nuova normativa varata l’anno scorso in chiusura di legislatura, con il decreto legislativo 81/2008.

Secondo l’attuale ministro del Welfare Maurizio Sacconi, perà², le nuove norme sono nate in un clima difficile, da campagna elettorale, e con una contrapposizione sociale piuttosto elevate fra le sigle di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese.

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Sciopero virtuale nel settore trasporti (III)

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La possibilità  che viene introdotta con lo “sciopero virtuale” èquella di far sଠche i lavoratori prestino ugualmente e regolarmente il servizio, ma rinunciando al salario (come negli scioperi effettivi) e devolvendolo, per esempio, ai fondi per il sostegno della cassa integrazione oppure ad enti di beneficenza.

Gli scioperanti, afferma Sacconi, potranno dimostrare il loro dissenso ai terzi in maniera diversa, per esempio portando “una fascia al braccio”.

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