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INPS – Veneto Lavoro: i voucher vanno aboliti

L’analisi del working paper Il lavoro accessorio dal 2008 al 2015. Profili dei lavoratori e dei committenti, èstata curata da Bruno Anastasia, Saverio Bombelli e Stefania Maschio (INPS – Veneto Lavoro). Sono loro ad aver evidenziato i punti deboli del boom dei voucher. 

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disoccupazione agricola, agricoltura, imprenditori agricoli

Voucher lavoro settore dell’agricoltura senza vincolo orario

Il ministero del Lavoro con la nota n. 3439/2013 ha precisato che la norma dei voucher lavoro con vincolo orario di 10 euro si applica a tutti i settori, tranne che in quello agricolo.

Al riguardo ricordiamo che con la circolare n. 4 del 2012 dello stesso ministero del Lavoro era stato chiarito che i voucher, ossia i buoni da utilizzare per la retribuzione dei lavoratori, hanno ora un valore di mercato strettamente legato all’orario di lavoro, pertanto un buono da 10 euro non potrà  essere utilizzato per pagare pi๠ore di lavoro ad uno stesso soggetto.

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Voucher lavoro con vincolo orario di 10 euro

Il Ministero del Lavoro con la circolare n. 4 del 2012 ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’utilizzo di voucher lavoro per il pagamento del corrispettivo in caso di prestazioni occasionali successivamente alle modifiche apportate dalla Riforma Fornero.

Nella circolare, tra le altre cose, viene specificato che il valore del tagliando èdi 10 euro e che un singolo voucher non puಠessere utilizzato per remunerare una prestazione durata diverse ore. Tale disposizione assume rilevanza soprattutto in sede di verifica, in quanto diventa fondamentale da parte del personale ispettivo procedere ad una ricostruzione della durata della prestazione resa.

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Limiti orari e retributivi voucher lavoro

Tra le misure contenute nella riforma del lavoro targata Fornero figura anche una sorta di rivisitazione della disciplina del lavoro accessorio retribuito tramite i voucher lavoro previsto dal Dlgs 276/2003.

Il lavoro accessorio retribuito tramite buoni lavoro, ricordiamo, consiste in un’attività  lavorativa di natura meramente occasionale a cui puಠricorrere qualunque datore di lavoro, sia del settore privato che del settore pubblico, e che puಠriguardare qualunque prestatore di lavoro, anche minore.

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Novità  buoni lavoro dopo la riforma Fornero

Tra le novità  introdotte dalla riforma del lavoro del ministro Fornero figurano anche alcune modifiche alla disciplina previgente dei buoni lavoro, anche detti voucher lavoro.

Tali modifiche riguardano anzitutto il limite economico, in quanto èprevisto che i compensi complessivamente percepiti dal prestatore di lavoro non possano superare i 5.000 euro nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità  dei committenti. Sempre entro questo limite, inoltre, le prestazioni rese nei confronti di imprenditori commerciali o professionisti non possono comunque superare i 2.000 euro per ciascun committente.

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Acquistare buoni lavoro alle poste

Da alcuni giorni i datori di lavoro che intendono retribuire i prestatori di lavoro occasionale o di tipo accessorio mediante i cosiddetti buoni lavoro (anche detti voucher lavoro), grazie ad un accordo siglato tra Inps e Poste Italiane potranno acquistarli anche presso gli uffici postali dislocati su tutto il territorio nazionale.

Il datore di lavoro, in particolare, puಠacquistare i buoni lavoro sia in contanti che tramite Postamat presentando la propria tessera sanitaria e comunicando la partita Iva.

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Buoni-lavoro tabaccaio

Da un paio d’anni sono sorti i cosiddetti “buoni-lavoro”: si tratta di voucher del costo di dieci euro acquistabili per pagare i collaboratori occasionali assunti per attività  di breve durata e di modesta importanza, tali da alimentare perà², nel loro complesso, un sistema di lavoro sommerso molto significativo se non regolarizzati, oltre che essere molto rischioso anche dal punto di vista economico che potrebbe incidere sul bilancio aziendale (sanzioni lavoro nero).

Si tratta dei lavori stagionali in agricoltura (come per la vendemmia o la raccolta dei frutti), le prestazioni di giardinaggio a favore dei condomini e altre ipotesi ancora, tutte caratterizzate dall’assenza di un rapporto di lavoro stabile.

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