Numero massimo apprendisti artigiani

In ragione del totale dei lavoratori dipendenti di un’impresa, nel settore dell’artigianato esistono dei limiti al numero di apprendisti che si possono assumere. Al riguardo c’èinnanzitutto da dire che la normativa di riferimento èquella della Legge numero 443 del 1985, che disciplina infatti i limiti delle prestazioni d’opera da parte del personale dipendente.

Ed allora, per l’artigianato del settore delle costruzioni il numero massimo di dipendenti èfissato in 10 unità  compreso un numero massimo di cinque apprendisti; l’impresa artigiana delle costruzioni puಠanche avere fino a 14 dipendenti ma a patto che la quota eccedente i 10 sia rappresentata solo da apprendisti.

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Retribuzione apprendistato professionalizzante

Quanto guadagna un giovane inserito nel mondo della formazione-lavoro con un contratto di apprendistato professionalizzante? Ebbene per la retribuzione, innanzitutto, èper Legge vietata l’applicazione di tariffe a cottimo; inoltre, a livello retributivo il giovane deve essere inquadrato in una categoria inferiore per massimo due livelli corrispondenti alla finalità  ed alla mansione definita nel contratto stesso.

Il contratto di apprendistato professionalizzante puಠessere applicato in tutti i settori dell’economia, dal commercio al tessile e passando per il settore delle telecomunicazioni, quello edile, chimico, e tra l’altro, anche bancario. La retribuzione dell’apprendista non èfissa, ma tende a crescere nel tempo in quanto calcolata, in percentuale sui minimi contrattuali previsti, sia in ragione dell’inquadramento, sia della categoria economica.

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Contratto di apprendistato professionalizzante

E’ in forma scritta, dura da un minimo di due anni ad un massimo di sei anni, e prevede che venga indicato non solo il tipo di prestazione, ma anche il piano formativo del lavoratore e la qualifica che al termine si ottiene dalle attività  aziendali e/o extra aziendali.

Lo possiamo riassumere cosଠl’apprendistato professionalizzante, una forma di contratto introdotta in Italia per permettere ai giovani di entrare nel mondo del lavoro attraverso un percorso di formazione tecnica e di specifiche competenze da acquisire. A fronte del divieto di fissare delle tariffe a cottimo, il contratto di apprendistato professionalizzante puಠessere interrotto al suo termine dal datore di lavoro fermo restando che èvietata l’interruzione prima del termine senza che ci sia un giustificato motivo o una giusta causa.

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Assunzione apprendista professionalizzante

Con la Legge 30 del 2003, in Italia èstato introdotto un importante contratto di lavoro stipulabile da parte dei giovani di età  compresa tra i 18 ed i 29 anni. Trattasi, nello specifico, dell’assunzione di giovani con contratto da apprendista professionalizzante per qualsiasi settore dell’attività  economica. In questo modo il giovane puಠacquisire una qualifica con la formazione-lavoro che porta alla maturazione di competenze di base, comprese quelle tecniche e professionali.

L’assunzione del giovane con contratto di apprendistato professionalizzante, grazie al Decreto Legge numero 112 del 2008, gode di tutta una serie di agevolazioni e di semplificazioni di natura burocratica. Innanzitutto, prima dell’assunzione come apprendista, èstata abrogata la visita sanitaria.

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Laurea con contratto da apprendista

Conseguire la laurea attraverso un contratto di apprendistato di alta formazione. Questo èquanto prevede un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione Lombardia, ed alla quale hanno aderito numerosi Atenei, tra cui l’Università  degli Studi di Milano, l’Università  di Bergamo, l’Università  Carlo Cattaneo LIUC, il Politecnico, la Libera Università  di Lingue e Comunicazione IULM, l’Università  Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e l’Università  di Milano Bicocca.

Saranno complessivamente circa 200 i giovani studenti universitari che, in possesso dei requisiti, potranno ottenere il contratto di apprendistato, e laurearsi, a fronte di uno stanziamento complessivo pari a tre milioni di euro. Il programma èdi natura sperimentale, a valere sul triennio 2011-2013, e punta chiaramente a rendere qualificante il rapporto tra il mondo dell’impresa e quello della formazione universitaria.

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Benefici contributivi contratto di apprendistato

L’assunzione di un giovane lavoratore mediante un contratto di apprendistato comporta per il datore di lavoro dei benefici a livello previdenziale ed assistenziale.

Per quanto riguarda i benefici contributivi un’importante novità  èstata introdotta dalla legge n. 296/2006, che ha eliminato il criterio della contribuzione fissa sostituendolo con quello che prevede il calcolo della contribuzione in percentuale alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali.

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