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L’anello di congiunzione tra turismo e cultura èla guida turistica

Le guide turistiche sono diventate il legame tra il nostro patrimonio culturale e chi ne usufruisce, sono quell’anello di congiunzione che favorisce l’uso dei beni italiani. Un’indagine di Confguide presentata alla Bit 2016 ha fatto un quadro della situazione. 

Il primo dato da rilevare èche l’83,5% delle guide ha un alto livello di preparazione culturale, ha un’età  media di 43 anni e i principali committenti sono agenzie di viaggi. Ad usufruire dell’esperienza delle guide, nella maggior parte dei casi, si tratta di stranieri (60%).

La Confcommercio ha tracciato l’identikit della guida turistica e la mappatura della clientela, interessante per la specializzazione di chi intende dedicarsi a questo mestiere.

Identikit della guida turistica

Circa il 90% èitaliano, con un’età  media di 43 anni. L’83,5% ha un alto livello di preparazione culturale di base con lauree in discipline inerenti la conservazione e la tutela dei beni culturali, in storia dell’arte e archeologia o lingue straniere. Quattro guide su 10 hanno anche altre abilitazioni professionali. L’80% associa la qualifica di accompagnatore turistico, mentre l’11,8% èanche direttore tecnico di agenzia di viaggi e il 10,6% èguida ambientale o escursionistica. Ne consegue che le guide turistiche italiane sono in grado di soddisfare, attraverso le loro competenze specifiche, le richieste e le esigenze di una utenza di turisti e visitatori sempre pi๠variegata, esigente e attenta a temi diversi e spesso nuovi.

La clientela

E’ composta principalmente da adulti tra i 41 e i 60 anni (il 49,6% delle guide segnala clientela prevalente tra i 51 ed i 60 anni ed il 45,9% tra i 41 ed i 50 anni), soprattutto gruppi di turisti organizzati (65,4%), seguiti dalle scolaresche (38,4%), dalle famiglie (23,9%) e dai gruppi di amici o parenti (21,7%). Sei guide turistiche italiane su 10 lavorano prevalentemente con clientela straniera e a rivolgersi alle nostre guide professionali sono soprattutto i turisti provenienti dagli Stati Uniti (per il 47,3% delle guide che hanno clientela straniera) seguiti dai tedeschi (25,6%), dai francesi (23,3%) e dai britannici (22%). Ma anche gli italiani non rinunciano a una visita guidata in un museo o un palazzo, a una gita guidata fuori porta o anche solo a una passeggiata con spiegazioni di musei e monumenti nelle nostre città  d’arte: per il 37,7% delle guide turistiche abilitate al servizio la clientela italiana prevalente arriva da altre regioni rispetto a quelle in cui ha luogo la visita, mentre per il 25,3% il target èinterno alla regione e per il 14,5% èlocale.