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Piano lavoro per il Sud

sud italia

Le modifiche alla riforma Fornero sono in corso. Il Governo ha ribadito pi๠volte l’intenzione e il fatto di stare lavorando in direzione della modifica della legge n.92 del 2012. Il Governo studiando delle possibili modifiche a costo zero, proprio per incentivare l’occupazione giovanile trovare quindi il modo di lanciare il piano per il Sud, da molto tempo annunciato, che dovrebbe rilanciare l’occupazione nel Mezzogiorno di Italia, in forte crisi da tempo e dove aumentano ogni giorno le disparità  con il Centro ed il Nord del paese. Lo stesso Giovannini ha parlato di una riforma del lavoro flessibile.

 

Le intenzioni del nuovo ministro del Lavoro del Governo Letta punta a introdurre modifiche alla riforma lavoro Fornero oltre che ad introdurre un credito di imposta, estendendo e uniformando la scadenza per tutti i datori di lavoro. Questo solo in caso di nuovo lavoro stabile al Sud che èstato previsto dal decreto legge n. 70 del 2011.  Con questa legge si stabilisce la possibilità  di effettuare la compensazione di imposta entro il 15 maggio 2015.  Una misura molto richiesta dagli imprenditori.

Il piano Sud riguarderà  molti aspetti e toccherà  molti punti chiave, puntando ad effettuare delle semplificazioni e degli incentivi a costo zero. Come prima misura il Governo pensa alla decontribuzione per l’assunzione di giovani meridionali tra i 18 e i 29 anni, con un tetto di questo l’incentivo che non potrà  superare l’importo di 650 euro per lavoratore.

Il piano per il Sud verrà  finanziato attraverso l’utilizzo di 500 milioni di euro che sono stati ricavati dalla riprogrammazione dei programmi nazionali cofinanziati dai Fondi strutturali 2007-2013 e attraverso la rimodulazione del Piano di azione coesione, il cosiddetto Pac, grazie all’approvazione e al benestare della Commissione europea.

Lo stesso Governo, nella figura del suo premier Enrico Letta ha incontrato le organizzazioni sindacali, rappresentate dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Lo stesso Letta ha confermato a Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti l’impegno costante del Governo per questo piano lavoro e che lo stesso sta per essere varato come strumento di rilancio dell’occupazione e della crescita.