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Domicilio digitale, che cos’è come funziona

Si chiama domicilio digitale ed èil nuovo indirizzo elettronico che manderà  in pensione il vecchio domicilio: quando sarà  effettivamente attivo consentirà  a ogni cittadino di ricevere elettronicamente ogni tipo di notifica e comunicazione, comprese anche le multe.

pec, domicilio digitale

L’introduzione del nuovo domicilio digitale dovrebbe in ogni caso consentire un risparmio agli enti locali pari a circa 250 milioni l’anno visto che verranno del tutto azzerate le spese postali, il che ammortizzerebbe anche i 200mila euro di spese per l’adeguamento.

E il vantaggio ottenuto riguarderebbe anche i cittadini visto che consentirebbe un interessante risparmio di tempo potendo utilizzare il domicilio digitale per le comunicazioni con valore legale anche tra privati. Con il nuovo servizio saranno anche azzerati i costi per produrre, conservare e trasmettere documenti cartacei.

Verrà  creato  un elenco dei domicili delle persone fisiche e dei soggetti privati in formato aperto e liberamente consultabile e un registro degli indirizzi delle imprese e delle Pa esistenti.

I domicili digitali saranno raccolti attraverso tre canali diversi, un portale web dedicato, il trasferimento nel registro suddetto della Pec presente su Ini-Pec, la dichiarazione del domicilio in specifiche dei portali nazionali di servizio dedicati al cittadino.

FISCO, COMUNICAZIONI VIA PEC DA LUGLIO 2017

Anche se il progetto partirà  entro la fine dell’anno sarà  completato solo nel 2019 e si svolgerà  in due momenti diversi. La seconda fase invece dovrebbe partire entro marzo 2018 e prevede la realizzazione dei servizi per la consultazione per le pubbliche amministrazioni, i gestori dei servizi pubblici e gli operatori economici interessati mentre tutto il piano dovrebbe essere completato entro il 2019.

 

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