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TFR, tutte le ultime novità 

Novità  in vista per chi va in pensione come previsto da una delle novità  in materia di previdenza integrativa contenute nel maxiemendamento del Governo al Ddl concorrenza (Art. 16 del Ddl n. 2085/2017) approvato dal Senato in questi giorni.

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In che consiste la novità ? In pratica chi ha infatti pensione integrativa da adesso in poi non dovrà  rinunciare a tutto il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), ma avrà  la possibilità  di poter destinare al fondo pensione solo una percentuale, anche minima, in base agli accordi stipulati con l’azienda. 

Le cose insomma cambiano, eccome visto che fino a questo momento il dipendente, al momento dell’assunzione avrebbe dovuto scegliere immediatamente che cosa fare.

Avrebbe potuto destinare il proprio TFR (Trattamento di Fine Rapporto) all’azienda per poterlo poi successivamente riscuotere nel momento in cui si fosse interrotto il rapporto di lavoro. In alternativa avrebbe potuto scegliere una pensione integrativa, optando per il fondo pensione complementare nel quale poter far confluire tutto l’intero importo del Trattamento di Fine Rapporto.

La seconda opzione scatta in automatico nel momento in cui il lavoratore non abbia alcun tipo di preferenza: il questo caso il TFR viene destinato nel fondo pensione aziendale o settoriale o, in alternativa, in loro assenza, a FondINPS, il fondo pensione dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Da adesso in poi invece il lavoratore potrà  decidere se destinare solo una percentuale di TFR ad un fondo pensione complementare, lasciando la quota restante in azienda. 

E da questo momento viene anche prevista la possibilità  di poter anticipare la prestazione, nel caso in cui la disoccupazione sia superiore a 24 mesi.

 

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