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Il prelievo sulle pensioni d’oro e d’argento tra ipotesi e smentite

La seconda metà  del mese di agosto 2014 èstata interessata anche da un dibattito molto particolare, che ancora oggi non sembra del tutto concluso: quello sulla possibilità  di un nuovo prelievo sulle pensioni, in particolare su quelle di importo pi๠alto, per finanziare gli ammortizzatori sociali o la spending review del prossimo anno. 

pensione

L’Italia sta attraversando in questo momento un periodo fortemente negativo, con una congiuntura che neanche le grandi istituzioni economiche europee avevano previsto cosଠnera. L’ipotesi circolata in questi giorni èstata quindi quella di effettuare dei tagli alle pensioni erogate con il precedente sistema retributivo, precedente al 1996, rispetto a quelle calcolate con il metodo contributivo, che viene attuato alle pensioni dei pi๠giovani.

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Si era infatti pensato che da questo contributo potesse arrivare nelle casse dello stato circa un miliardo l’anno per finanziare due utili ammortizzatori sociali, come le risorse e gli assegni per gli esodati, coloro che perdono il lavoro a pochi anni dalla pensione e coloro che finiscono in cassa integrazione in deroga, uno strumento particolarmente utilizzato dalle piccole e medie imprese italiane finite nel girone della crisi.

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Si era quindi pensato alle pensioni superiori ai 3500 euro al mese, ovvero delle pensioni superiori rispetto a quelle delle media, ma proprio nelle ultime ore, nonostante i calcoli già  circolati mesi scorsi attraverso la spending review, il sottosegretario Graziano Delrio ha smentito completamente tale ipotesi. Per il momento Palazzo Chigi non ha nessuna intenzione di mettere mano alle pensioni per il prelevamento di un contributo di solidarietà .