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Lavoratori precoci ed esodati riforma delle pensioni

La riforma del sistema previdenziale del Governo Monti, cosଠcome elaborata ed approvata nell’ambito dei lavori sulla manovra salva-Italia nonchè sul pacchetto cresci-Italia, due tra i pi๠importanti piani d’azione dell’attuale esecutivo tecnico, avrebbe causato non poche perplessità  nell’opinione pubblica tutta e, in particolare, in quella parte della popolazione, ormai prossima al pensionamento, preoccupata che le nuove normative la costringono a scegliere tra due possibilità  altrettanto inquietanti: continuare a lavorare sino al raggiungimento dei nuovi requisiti oppure andare in prepensionamento con il rischio di subire pesanti penalizzazioni economiche.

PENSIONI INDICIZZATE AL COSTO DELLA VITA

Il dilemma, perಠe per fortuna, non sussisterebbe, almeno stando alle ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, per i lavoratori precoci ne per i lavoratori esodati che, nella maggior parte dei casi, dovrebbero riuscire a godere di un un trattamento agevolato.

DIVIETO PAGAMENTO PENSIONI IN CONTANTI

Vediamo insieme, brevemente, il perchè.

LAVORATORI PRECOCI

Chiunque, avendo cominciato a lavorare tra i 16 ed i 18 anni di età , abbia ad oggi accumulato almeno 42 anni ed 1 mese di anzianità  contributiva potrà  andare in pensione, senza alcuna penalizzazione pecuniaria, nonostante non abbia ancora raggiunto gli adeguati requisiti di vecchiaia, fissata a 62 anni dall’attuale sistema previdenziale.

LAVORATORI ESODATI

Il blocco dell’ampliamento delle deroghe per la platea di lavoratori esodati deciso dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, invece, non dovrebbe preoccupare pi๠di tanto i lavoratori appartenenti a codesta categoria.

Il ministro, infatti, avrebbe semplicemente deciso di rinviare, a data da destinarsi, l’emanazione di un apposito decreto che regolarizzi la posizione dei lavoratori esodati che, dunque, non verrà  pi๠discussa mediante emendamenti al decreto Milleproroghe.

Restano esclusi dal rinvio, comunque, solamente i lavoratori esodati entro il 31 dicembre 2011.