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Gratuità  conti correnti pensionati messa a rischio

Le dichiarazioni, non congiunte ma affini, di Gianfranco Polillo, attuale sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, e Antonio Patuelli, attuale vicepresidente dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), non lascerebbero adito a dubbi: il provvedimento del decreto liberalizzazioni relativo alla gratuità  dei conti correnti bancari e postali a favore dei pensionati il cui assegno pensionistico non superi i 1.500 euro potrebbe non divenire mai attuativo e, dopo un primo rinvio dell’entrata in vigore della norma che impedirebbe ai pensionati di ritirare la propria pensione in contanti (solamente nel caso in cui questa superi i 1.000 euro), tutto l’impianto accuratamente messo a punto dal Governo Monti rischierebbe di saltare.

CHIARIMENTI INPS RIFORMA DELLE PENSIONI

Al centro del dibattito, come forse qualcuno già  saprà , la controversa norma relativa all’azzeramento delle commissioni bancarie che, stando a quanto stamane confermato da Patuelli, non solo non avrebbe eguali in tutta Europa bensଠsarebbe altresଠpriva dell’adeguata copertura economico-finanziaria poichè priverebbe lo Stato, privando le banche di un’importantissima fonte reddituale, di una fondamentale entrata.

RIFORMA DEL WELFARE DEL GOVERNO MONTI

Nonostante, dunque, a detta dello stesso Patuelli si stiano cominciando ad intravedere delle leggere schiarite, l’orizzonte rimane quanto mai fosco ed indecifrabile e moltissimi pensionati, che avrebbero aperto un conto corrente solo ed esclusivamente nel rispetto della legge e con la chiara e precisa promessa che, sul quel determinato conto corrente, non avrebbero pagato alcunchè, potrebbero improvvisamente ritrovarsi nella necessità  di sborsare somme monetarie necessarie alla loro sopravvivenza.