Home » Conti correnti senza spese per pensionati

Conti correnti senza spese per pensionati

Solamente qualche giorno fa parlammo, a dire il vero in maniera piuttosto sensazionalistica, del maxiemendamento al decreto liberalizzazioni che, all’articol0 27, avrebbe inserito nel succitato provvedimento la possibilità , per tutti i pensionati con una pensione mensile compresa tra i 1.000 ed i 1.500 euro, di apertura di un conto corrente gratuito.

CONTI CORRENTI GRATUITI PER PENSIONATI CON MENO DI 1.500 EURO

La modifica, lo ricordiamo, si sarebbe resa necessaria poichè, in caso contrario, l’articolo 27 del decreto liberalizzazioni non sarebbe riuscito a rispettare le indicazioni della manovra salva-Italia in merito all’impossibilità , dal 1° gennaio 2012, di effettuare trasferimenti di denaro contante, tra persone fisiche o giuridiche, nel caso in cui questi ultimi superino i 1.000 euro.

DIVIETO PAGAMENTO PENSIONI IN CONTATI DA MARZO 2012

Subito, naturalmente, sarebbero scattate le proteste, sia delle banche che delle associazioni sindacali, che avrebbero immantinente chiesto al Governo gli opportuni chiarimenti.

RIFORMA PENSIONI MANOVRA MONTI

Molte le domande che i lettori dell’articolo 27, infatti, si sarebbero fatte in merito alla normativa in questione che, ad una primissima analisi, non riuscirebbe ancora a chiarire molte delle zone d’ombra che presenterebbe.

Tra di esse segnaliamo, per completezza, solamente le pi๠importanti e significative quali:

– il provvedimento si applica per pensioni inferiori ai 1.500 euro lordi o ai 1.500 euro netti?

– il provvedimento si applicherebbe anche nel caso in cui il pensionato, pur percependo una pensione inferiore ai 1.500 euro, goda di ulteriori entrate mensili (quali potrebbero essere quelle derivanti da un contratto di locazione)?

– il provvedimento potrebbe trovare applicazione anche sui conti correnti postali o sui conti correnti bancari eventualmente già  aperti?

PENSIONI INDICIZZATE AL COSTO DELLA VITA

A queste, e a numerose altre domande, si attende una risposta, quanto mai esaustiva, da parte del Governo Monti o dei diretti interessati quali banche, Poste Italiane o differenti istituti di credito.