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Cambiali, per l’imposta di bollo si cambia

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Entrambe le tipologie di cambiali esistenti (i pagherಠe le tratte) sono soggetti all’imposta di bollo. àˆ uno dei rari casi in cui tale tributo presenta un ammontare variabile, legato all’importo dello stesso titolo di credito: l’imposta èinfatti pari al 12 per mille del valore della cambiale.

Fra l’altro, si tratta di un elemento con valore costitutivo: in altre parole, la cambiale per cui l’imposta non èstata assolta èradicalmente nulla.


Fino ad ora, per ottemperare all’obbligo tributario era possibile avvalersi di appositi fogli di carta filigranata e bollata acquistabili in tabaccheria da impiegare per redigere materialmente la cambiale (sono disponibili ben cinquantuno tagli differenti) oppure, pi๠semplicemente, apponendo una tradizionale marca da bollo.


Ma la rivoluzione che negli ultimi anni ha portato alla soppressione della carta bollata e delle marche ordinarie sta per concludersi anche in questo particolare ambito: a partire dal prossimo 6 dicembre, infatti, anche per assolvere l’imposta di bollo sulle cambiali sarà  indispensabile ricorrere ai contrassegni telematici.

A partire dalla data indicata, infatti, tutte le marche tradizionali e i foglietti di carta bollata diventeranno inservibili, perchè saranno dichiarati fuori corso.

L’Agenzia delle Entrate, con un comunicato diffuso nei giorni scorsi, ha dunque invitato i contribuenti a liberarsi delle scorte possedute entro quella data, per non perderne del tutto il valore. Non solo infatti non potranno pi๠essere impiegate, ma addirittura non sarà  pi๠possibile cambiarle con i nuovi contrassegni.

Tutte le vecchie marche e i foglietti ancora a disposizione dei rivenditori e non ancora ceduti al pubblico, invece, non sono già  oggi pi๠vendibili, e saranno ritirati nelle prossime settimane per essere mandati al macero.