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Premi di produttività  per i dipendenti pubblici

Fra gli effetti pi๠noti della riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione, vi èl’introduzione di un sistema retributivo largamente influenzato dalla meritocrazia.

I premi di produttività  saranno attribuiti in busta-paga, in soluzione unica, ogni anno. I dettagli della tempistica saranno stabiliti dalle singole amministrazioni, ma nel complesso nei primi mesi dell’anno successivo i pi๠meritevoli dovrebbero ricevere la propria quota di premio insieme al normale stipendio.

Nel febbraio o marzo 2011, dunque, dovremmo avere l’erogazione dei premi riferiti al 2010, che sarà  il primo anno soggetto a valutazione.


In questi mesi, tutti gli enti pubblici statali stanno provvedendo a mettere a punto i criteri per determinare le capacità , l’impegno, le competenze e il rigore dei propri dipendenti dislocati nei singoli uffici. Questi criteri, ovviamente, assumeranno connotati operativi diversi a seconda dell’attività  concretamente svolta dall’ente.
Per quanto riguarda i dirigenti, i premi possono assumere un peso enorme: ben il 30% del reddito annuale sarà  legato alla produttività .

Per i dipendenti, invece, sarà  determinato per ogni amministrazione una sorta di “podio”: il 25% della forza-lavoro salirà  sul gradino pi๠alto, il 50% sul secondo e il restante 25% sul terzo. I fondi destinati ai premi di produttività  saranno quindi ripartiti in questo modo: il primo 50% ai classificati sul primo scalino e l’altro 50% ai classificati sul secondo, mentre coloro che si piazzeranno sul terzo resteranno a bocca asciutta.


Facile immaginare, dunque, come all’inizio di ogni anno vi sarà  molta attesa e, perchè no, emozione per conoscere le classifiche di rendimento dell’anno precedente.

Criteri analoghi, infine, saranno adottati anche da Regioni ed Enti Locali, le cui amministrazioni tuttavia potranno determinare criteri meno rigidi di ripartizione dei premi, purchè su base meritocratica.