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Rialzo del costo del lavoro in Eurozona +1,3%

L’eccessivo costo del lavoro èun problema importante per tutta la zona Euro ed èun vero e proprio tallone d’Achille per l’Italia che accusa la burocrazia e il sistema di tassazione di scoraggiare le assunzioni. 

Gli sgravi del costo del lavoro hanno avuto il merito di incrementare le assunzioni e cosଠa distanza di qualche mese, con il rallentamento delle agevolazioni si assiste ad un calo delle nuove assunzioni anche se tutti coloro che adesso un contratto ce l’hanno sembrano essere al sicuro. Non sono state registrate infatti pi๠dimissioni e pi๠licenziamenti di quanti ce ne fossero in passato.

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Certo èche il costo del lavoro èun problema e in base ai dati europei, potrebbe anche essere il caso di preoccuparsi. Riassume cosଠla situazione l’Adnkronos. Imprese e cittadini dovrebbero vigilare di pi๠sui cambi di normative.

Cresce dell’1,3% il costo del lavoro nell’Eurozona nel quarto trimestre del 2015. Lo indicano i dati diffusi da Eurostat. Nel terzo trimestre il costo del lavoro era cresciuto dell’1,1%, mentre nel secondo trimestre era cresciuto dell’1,7%. I salari per ora lavorata, invece, sono cresciuti dell’1,5% l’anno nel quarto trimestre 2015.

Nel quarto trimestre 2015, il costo orario del lavoro èaumentato dell’1,2% nell’industria, dello 0,5% nelle costruzioni, dell’1,3% nei servizi e dell’1,6% per l’economia non-business. Nel Ue 28, il costo del lavoro èaumentato dell’1,9% anno su anno nel quarto trimestre 2015.

Tra gli Stati membri dell’Ue, i maggiori incrementi annuali del costo orario del lavoro sono stati osservati in Romania, Repubblica Ceca, Lettonia, Bulgaria, Slovacchia e Austria, mentre i decrementi sono stati registrati in Italia, Cipro, Lussemburgo e Paesi Bassi.