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Apprendistato possibile anche se non previsto dal CCNL

Il ministero del Lavoro con interpello 4/2013 ha definitivamente sancito la possibilità  di assumere lavoratori attraverso il contratto di apprendistato anche per le aziende che operano nei settori in cui il contratto collettivo di riferimento non ha regolato la materia, nonchè da parte di aziende che regolano i rapporti di lavoro con contratti individuali plurimi.

In tali casi, infatti, sarà  possibile ricorrere all’apprendistato andando ad applicare le previsioni contenute in un contratto collettivo appartenente a un settore affine a quello di riferimento.


La questione èstata sottoposta dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro in virt๠dell’esistenza di numerose aziende a cui fino ad oggi era preclusa l’assunzione di apprendisti, tra cui figurano le imprese che operano sulla base di un contratto collettivo aziendale o di un contratto individuale plurimo, come ad esempio avviene nell’ambito delle scuole o università  private, oppure delle palestre e degli impianti sportivi.

Ebbene, il ministero del Lavoro nel rispondere al quesito ha chiarito che al fine di non ostacolare un’opportunità  di lavoro per i giovani, in assenza di un contratto collettivo proprio del settore di appartenenza o nel caso in cui il datore di lavoro applichi un contratto collettivo che non abbia disciplinato l’apprendistato, oppure quando adotta un contratto individuale plurimo, si ritiene possibile che lo stesso datore di lavoro, esclusivamente per l’ipotesi dell’apprendistato, possa far riferimento a una regolamentazione contrattuale di settore affine per individuare sia i profili normativi che economici della tipologia contrattuale.

Tale orientamento, ha spiegato il ministero, èvolto a favorire l’apprendistato come principale strumento per lo sviluppo professionale del lavoratore, essendo tale istituto la modalità  prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.