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5 cose da sapere sul TFR in busta paga – seconda parte

Il TFR in busta paga potrà  essere richiesto a partire dal primo marzo 2015 e fino al 30 giugno 2018. Si potrà  chiedere in qualsiasi momento in questo periodo sperimentale ma poi la decisione èdefinitiva e resta in atto fino alla fine di giugno 2018. Ecco altre cinque cose da sapere. 

Abbiamo già  visto il riferimento normativo del TFR in busta paga, cosa deve fare l’azienda, cosa il lavoratore, che tipo di tassazione èprevista e quando si riceve la prima tranche del trattamento. Adesso analizziamo altri 5 punti di questa pratica.

1. àˆ anche per chi ha scelto un fondo pensione

Chi ha aderito ad un fondo pensione potrà  avere il TFR in busta paga e sarà  la quota di TFR maturando. Questa quota non andrà  a finire nel fondo pensione e quindi in futuro si potrà  disporre di cifre pi๠basse. La rendita complementare, secondo alcuni calcoli, potrebbe abbassarsi anche del 30%.

2. Fino al 2018 non si cambia

La legge di Stabilità  ha precisato che nel momento in cui si manifesta la volontà  di avere una liquidazione monetaria del TFR la decisione non puಠpi๠essere modificata fino al 30 giungo 2018. Chi decide in questa fase non puಠpi๠tornare suoi suoi passi per tutta la durata dell’operazione.

3. Che fine fa il TFR pregresso?

La decisione di avere il TFR in busta paga non èvincolante su quanto accumulato in precedenza. Non cambia niente quindi rispetto alle somme pregresse.

4. E le anticipazioni del TFR?

Si puಠsempre ottenere un’anticipazione del proprio TFR. Chi lo ha lasciato in azienda lo puಠchiedere dopo almeno 8 anni per motivi di salute, per l’acquisto della prima casa, per un importo che non supera il 74% del montante accumulato. Se si èdestinato il TFR al fondo pensione se ne puಠchiedere un’anticipazione ma le regole cambiano e la tassazione anche.

5. Chi puಠchiedere in TFR in busta paga?

Tutti i lavoratori dipendenti privati esclusi agricoli e domestici con almeno 6 mesi di anzianità  di servizio. Il datore di lavoro ètenuto all’erogazione tranne che nei casi di aziende sottoposte a procedure concorsuali e a quelle in crisi.