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Pensione dipendenti senato

In pensione a 53 anni. Non ècerto una pensione di vecchiaia, nètantomeno una pensione di anzianità . No, purtroppo non èuna barzelletta. E’ l’ultimo scoop della premiata ditta Rizzo/Stella. Pare infatti che i dipendenti del Senato Italiano possano andare in pensione appena passata la cinquantina d’anni. I dipendenti di Palazzo Madama risultano essere 1.053(contro gli 884 del 1997) con un costo complessivo di circa 158.000.000 (centocinquantottomilioni ) di euro.




In anni di duri sacrifici per (quasi) tutti gli italiani, i dipendenti di Palazzo Madama hanno avuto aumento del loro stipendio di ben il 46% negli ultimi dieci anni, arrivando ad ottenere un reddito medio di ben 131.000 euro annui.

Nello stesso periodo un lavoratore impiegato nelle industrie private, nello stesso lasso di tempo, ha strappato un aumento medio del 6,4%.

Mentre nel resto d’Italia (e d’Europa) si discute sull’età  pensionabile sia 61 o 63 per non dire 67, i dipendenti di palazzo Madama a 53 anni salutano tutti e se ne vanno in pensione andando a percepire fino al 90% dell’ultima busta paga: complimenti..

Di fronte a queste notizie, cosa deve pensare un cittadino italiano medio, quando il ministro Padoa Schioppa gli dice che èbello pagare le tasse, e che andrà  in pensione non prima dei 65 anni?

Intanto deve pensare che parte delle sue tasse, servono proprio per pagare le pensioni degli attuali 656 pensionati di Palazzo Madama che in un anno costano alle casse statali ben 77.450.000 (settantasettemilioniquattrocentocinquantamila) euro.

Pare non abbia sortito nessun effetto neppure le polemiche scoppiate un anno fa alla trasmissione Striscia la Notizia e sul giornale l’Espresso, quando si scoprଠche un dipendente medio di Palazzo Madama guadagnava nel 2006 la bellezza di 118 mila euro.

Bene: adesso ne guadagna 131.124. Cioè13.000 in pià¹. Con un aumento dell’11%. Sei volte e mezzo l’inflazione.

Lo stenografo arrivava a guadagnarne 254 mila e un barbiere 133 mila: anche questi dati sono da aggiornare in rialzo. E il bello èche, salvo una svolta, continueranno a crescere.
Purtroppo non finisce qui: ogni anno vi sono poi 2.000.000(duemilioni) di euro che sono distribuiti a pioggia come premio di produttività .

Dieci anni fa il personale di Palazzo Madama pesava per il 37,1 per cento sul costo complessivo del Senato. Oggi èsalito di oltre sei punti: 43,2 per cento. Per un totale di 236 milioni di euro. Compresi, come si diceva, i soldi che finiscono ai pensionati.

Quanto la cosa sia esplosiva lo dice il confronto col 1997: in dieci anni la spesa pensionistica di palazzo Madama ècresciuta dell’80,7%. Un’impennata mostruosa.

Dovuta anche, come dicevamo, al fatto che i dipendenti assunti dopo il 1998 possono andare in pensione a 53 anni. Cioèquattro anni prima di chi ha la salute minata da lavori usuranti quali i minatori, i palombari, gli operai chimici che si calano nelle autoclavi, i fuochisti che lavorano agli altoforni.

In un’Europa in cui tutti i paesi stanno portando l’età  pensionabile verso i 65 anni, di fronte a queste incredibili notizie, si capisce perchè quando parlano di noi italiani, ci apostrofino come il paese dei Pinocchi e dei Pulcinella.