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Manovra bis, il Governo pensa a tasse su carburanti, alcolici e sigarette

La manovra da 3,4 miliardi di euro chiesta dalla Commissione europea al governo incombe, pena l’apertura di una procedura d’infrazione. Il Governo comincia a vagliare varie ipotesi su dove intervenire per completare la manovra che èuna vera e propria manovra bis che vale lo 0,2 per cento del Prodotto interno lordo.

manovra bis

D’altra parte se da una parte ènecessario impegnarsi nel Documento di Economia e Finanza per una manovra da 3,4 mld si puಠanche non indicare come verrà  esattamente conseguito l’aggiustamento per il momento. Il provvedimento di legge sulla manovra vera e propria potrebbe arrivare entro i primi di maggio anche dopo le primarie del Pd. Stando a quanto riportato da Adnkronos, continua a crescere l’ipotesi di un rialzo delle accise sui carburanti, ma anche ad aumentare le tasse su sigarette e alcolici. 

Proprio da lଠpotrebbero arrivare le risorse necessarie alla manovra da 3,4 mld di euro che continua a richiedere la Commissione europea al governo per scongiurare l’apertura di una procedura sui conti.

MANOVRA BIS, I PUNTI PIU’ DIBATTUTI

Alle tasse su carburanti, sigarette e alcolici, si sommerebbero anche i tagli intermedi della spesa pubblica per un valore di circa 800 milioni nonchè la proroga al 2020 e l’estensione ai rapporti con le società  pubbliche dello split payment. In pratica la Pa dovrebbe pagare l’Iva direttamente all’Erario a regime e solo ciಠporterebbe 1 miliardo di euro all’erario. E se il Governo sta cercando in tutti i modi di effettuare la manovra bis, nel conto presentato da Bruxelles non sono neppure stati calcolati i 20 miliardi messi a disposizione dal governo per salvare Monte dei Paschi di Siena e le altre banche in difficoltà  visto che la cifra èstata autorizzata Commissione europea e considerata una spesa una tantum.

 

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